• 12 Aprile 2025 11:37

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Specialisti furto pneumatici finalmente arrestati: colpivano in 2 minuti

Apr 7, 2025

Avevano un “lavoro” tutto loro: giravano per le strade di Milano a caccia di vetture da spogliare. Ma niente furti d’auto o stereo: puntavano dritti alle ruote. Sì, proprio così. Pneumatici e cerchioni in lega, refurtiva che sul mercato nero si piazza in un amen, soprattutto se di marca. E se qualcuno pensa a ladruncoli improvvisati, commette un grosso errore. I due erano attrezzati meglio di un’officina.

Quando la Polizia li ha fermati, dentro al loro box c’erano undici treni completi: da far impallidire un gommista. In mezzo: chiavi a croce, cric, walkie-talkie, sistemi per svitare i bulloni antifurto, e persino quei ceppi di legno tipici delle foto virali, dove i veicoli appaiono tristemente “seduti”.

Operazione Greco Turro

Tra il 27 e il 30 marzo sette automobilisti hanno avuto una spiacevole sorpresa: le proprie vetture su blocchi di legno. Stessa scena ogni volta. Niente gomme, niente cerchi, solo i dischi dei freni lasciati lì a mo’ di firma.

La svolta arriva il 31 marzo, quando la Squadra Investigativa del Commissariato Greco Turro si mette sulle tracce di un’auto scura notata vicino al luogo di uno degli ultimi colpi. Non un dettaglio da poco. Gli agenti iniziano a scandagliare strutture ricettive nella zona e trovano due uomini sospetti in un B&B. Mezzo scuro, senza sedili posteriori, modificato per caricare “merce”.

Due pugliesi in trasferta

A finire nei guai due uomini di 30 e 36 anni, entrambi originari della provincia di Foggia. Veterani di questo tipo di attività, avendo già precedenti legali. Ma stavolta avevano voluto fare le cose in grande: blitz rapidi, attrezzi professionali, e una logistica da manuale. I poliziotti, scavando nei loro cellulari, hanno scoperto decine di foto di cerchi e gomme, alcune corrispondenti a quelle rubate. In mezzo agli scatti, una chicca: la foto di un box auto in viale De Marchi. Ebbene, quel box risultava affittato al 36enne.

Il blitz nel box

Con un decreto di perquisizione in mano, gli agenti sono entrati nel garage e hanno trovato la base operativa. Dentro: gomme rubate, attrezzi, blocchetti di legno e tutto l’occorrente per continuare la serie. Inquietante il tempo di esecuzione: due minuti e mezzo per smontare quattro ruote. Un colpo chirurgico, preciso, quasi coreografato. Avvitavano, svitavano, sollevavano, caricavano. Poi via, verso la prossima “vittima”.

La sensazione è che non si trattasse di un caso isolato. Con un bottino di undici treni completi (44 pneumatici con cerchi), è difficile pensare a una semplice “passione” per le gomme. Probabile che ci fosse una rete di ricettatori pronta ad assorbire la “merce”, magari in altre regioni o all’estero. Il mercato parallelo dei cerchi in lega – specie quelli costosi – è sempre in movimento. E quando la richiesta c’è, i ladri professionisti escogitano il modo di soddisfarla.

Ora per i due “meccanici del furto” si sono aperte le porte della giustizia. E chissà che, dopo questa operazione, non vengano alla luce altri box, altre gomme, altri colpi simili. Intanto, a Milano (teatro di uno strano caso di taxi notturni), torna un po’ di respiro per chi lascia la macchina in strada sperando di trovarla intera la mattina seguente.

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