AGI – Blitz della Polizia di Bologna contro lo spaccio nel centro storico della città: gli agenti, coordinati dalla DDA, hanno eseguito 44 misure cautelari (28 in carcere, 11 ai domiciliari e il resto tra divieti e obblighi di dimora) a carico di un sodalizio criminale, composto soprattutto da tunisini che cedevano ogni giorno centinaia di dosi di cocaina ed eroina. In un caso, un loro connazionale, a suon di botte, è stato indotto a spacciare per conto del gruppo.
Destinatari del provvedimento restrittivo sono anche italiani, albanesi e pakistani che pensavano all’acquisto di ingenti quantitativi di stupefacente che poi immettevano nelle varie piazze della città. Le indagini hanno accertato oltre 5000 cessioni di cocaina e 1500 cessioni di eroina. L’operazione antidroga, che ha comportato l’impiego di oltre 400 poliziotti, fra cui investigatori delle squadre mobili ed equipaggi dei reparti prevenzione crimine, contingenti del reparto mobile, unità cinofile antidroga, reparto volo e personale della polizia scientifica, ha portato al sequestro in flagranza di reato di altre 36 persone. Nel corso dell’indagine sono stati sequestrati 3 kg di cocaina, 1 kg di eroina, 6 kg di hashish,1500 dosi di stupefacente e 30mila euro in contanti.
Stando a quanto emerso dalle indagini coordinate dal sostituto procuratore Roberto Ceroni della Dda felsinea, il gruppo monopolizzava lo spaccio della droga dell’intero centro storico del capoluogo emiliano ed era attivo ormai da anni: i vertici dell’organizzazione garantivano ai propri pusher uno stipendio mensile fisso di 2.500 euro, che veniva assicurato anche in caso di loro arresto. I pusher erano soliti nascondere la droga in bocca; talvolta anche sui binari della ferrovia. Attraverso vari servizi di osservazione sono state documentate giornalmente, in diverse strade del centro storico, oltre cento cessioni di stupefacente fra cocaina ed eroina.
Varie le basi logistiche individuate dagli investigatori della Polizia di Stato, dove la droga veniva preparata prima di essere immessa nelle piazze di Bologna, anche fuori dal centro, come la zona di via Saffi, via Mascarella, via dello Scalo. Acclarata dalle indagini – che hanno anche documentato un acquisto di 20 kg di hashish provenienti dalla Spagna- un’ampia capacità di approvvigionamento di cocaina da parte di alcuni indagati italiani che avevano come propri fornitori dei loro conoscenti albanesi, così come è emersa la posizione di alcuni pakistani che avevano dei propri canali di rifornimento per quanto concerne l’eroina.