Le disposizioni per gli automobilisti diventano più rigide con l’introduzione della sospensione breve della patente. L’obiettivo del legislatore è penalizzare ovvero scoraggiare comportamenti pericolosi al volante. Questa misura si applica ai guidatori che dispongono di meno di 20 punti sulla patente. Si tratta di un numero non casuale in quanto comprende i conducenti che hanno già ricevuto la sanzione della decurtazione di punti patente e non hanno ancora riacquistato quelli detratti. La sospensione breve della patente mira a fare da deterrente per violazioni di rilievo e a responsabilizzare l’automobilista alla guida.
Cosa è la sospensione breve della patente
L’articolo 218-ter del Codice della Strada introduce la sospensione breve della patente. Si tratta di una sanzione per i conducenti colti in flagrante a commettere una grave infrazione. Detto in altri termini, questa penalità non si applica ai trasgressori non identificati immediatamente. L’elenco delle violazioni che possono fare scattare la sospensione breve della patente è lungo ed elaborato:
la circolazione in senso vietato;
il divieto di sorpasso;
il mancato o irregolare uso dei sistemi di ritenuta e dei dispositivi anti abbandono;
la mancata concessione della precedenza;
il passaggio con semaforo rosso;
la retromarcia sulle autostrade o strade extraurbane principali, anche sulla corsia di emergenza;
la disobbedienza agli ordini degli agenti del traffico;
la mancata precedenza ai pedoni;
la mancata collocazione del triangolo per veicolo fermo, su autostrade o extraurbane principali;
il mancato rispetto delle normative sui passaggi a livello;
il sorpasso a destra o non conforme alle regole;
il mancato rispetto della corsia di accelerazione e mancata precedenza sulle autostrade o strade extraurbane principali;
il mancato rispetto della distanza di sicurezza tra i veicoli che causa un incidente con danni gravi;
la guida dopo aver assunto bevande alcoliche, con tasso inferiore a 0,5 grammi per litro per i guidatori a cui è stato imposto il tasso zero;
l’inversione di marcia non autorizzata su autostrade o strade extraurbane;
l’uso improprio di dispositivi mobili durante la guida;
il mancato rispetto del divieto di sosta o fermata sulle autostrade o strade extraurbane principali;
il superamento di oltre il 20% del periodo di guida giornaliero o settimanale massimo, o del tempo minimo di riposo, su autoveicoli adibiti al trasporto di persone o cose;
il mancato uso delle luci prescritte durante la sosta, su autostrade o strade extraurbane principali;
la circolazione quando è stato intimato di non proseguire il viaggio per violazione dei periodi di guida o mancato rispetto dei periodi di riposo, giornalieri e settimanali;
il mancato o irregolare uso del casco a bordo di ciclomotori e motoveicoli;
altre specifiche infrazioni legate alla sicurezza stradale e al rispetto delle regole di guida.
Queste misure mirano a rafforzare la sicurezza stradale, scoraggiando comportamenti pericolosi e a promuovere una guida responsabile tra tutti gli utenti della strada.
Quali sanzioni per chi circola con la patente sospesa
Nel caso in cui un conducente venga sorpreso alla guida durante il periodo di sospensione breve della patente scattano sanzioni che variano da 2.046 a 8.186 euro, accompagnate dalla revoca della patente e dal fermo amministrativo del veicolo. In caso di recidiva, il fermo si converte in confisca del mezzo. La circolazione è considerata abusiva anche se l’automobilista guidi utilizzando il permesso provvisorio, ma oltrepassando i vincoli imposti.
Durata della sospensione temporanea della patente
La sospensione breve della patente si attiva in funzione del saldo punti del titolare della patente. La durata di sette giorni si applica quando il saldo punti è tra 10 e 19, che diventano 15 se i punti sono inferiori a 10. Qualora l’infrazione sia concomitante con un incidente causato proprio per via della trasgressione commessa, la durata della sospensione raddoppia, indipendentemente dall’eventuale coinvolgimento di altri utenti o veicoli.
È possibile richiedere un permesso di guida speciale, consentito per un massimo di tre ore giornaliere, che viene concesso solo in assenza di incidenti stradali pregressi. L’autorizzazione è prevista per motivi lavorativi, ma solo se il raggiungimento del luogo di lavoro risulti impossibile o particolarmente oneroso tramite trasporto pubblico, o per necessità di assistenza a persone con disabilità, come specificato dall’articolo 33 della legge 104.
Il procedimento per questa tipologia di sospensione segue lo stesso protocollo della sospensione standard: l’ufficiale accertatore procede al ritiro fisico della patente, rilasciando un’autorizzazione temporanea di guida che permette al conducente di raggiungere la propria abitazione o un deposito per il veicolo. Segue l’annotazione dell’evento nell’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida, dove l’ufficio competente deterrà la patente per la durata della sospensione.
Il caso particolare dei sistemi di ritenuta
Nel contesto della normativa aggiornata relativa alla sospensione breve della patente, se la violazione è legata all’utilizzo inadeguato o all’assenza dei sistemi di ritenuta, l’agente responsabile è tenuto a inoltrare la patente confiscata all’autorità prefettizia appropriata entro cinque giorni dall’epilogo della sospensione breve.
In seguito la Prefettura valuta l’eventualità di imporre una sospensione ordinaria aggiuntiva alla sospensione breve già comminata, procedendo senza soluzione di continuità. Questa procedura è una deroga alla regola principale delineata nel comma 9 dell’articolo 218-ter, secondo cui la sospensione breve non viene applicata per le infrazioni che prevedono una sospensione ordinaria in caso di reiterazione del medesimo illecito entro un biennio, riferendosi alla commissione di una seconda violazione entro due anni dalla prima.
L’importanza di aggiornare la banca dati dei punti sulle patenti
Per l’implementazione delle norme sulla sospensione breve della patente è fondamentale il rispetto di alcune condizioni preliminari che oggi sembrano non essere completamente soddisfatte. Gli ufficiali incaricati di fermare i trasgressori dovrebbero accedere e consultare in tempo reale il database dei punti sulla patente, un sistema che al momento non sembra operare con l’efficienza richiesta.
Nel caso in cui il guidatore abbia completato di recente un corso per il recupero punti non ancora registrato nel sistema, potrebbero essere necessarie verifiche supplementari prima di procedere con la sospensione della patente. La situazione si complica con le infrazioni che comportano una sospensione ordinaria per i conducenti recidivi. Bisogna infatti determinare se si tratta della prima o della seconda violazione, poiché l’articolo 218-ter stabilisce che le due tipologie di sospensione non dovrebbero coesistere. Di conseguenza, per i trasgressori recidivi si applicherebbe la sospensione ordinaria anziché quella breve.