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Sosa Abascal: «Riconciliazione primo impegno dei Gesuiti»

Ott 18, 2016

Il dialogo interreligioso, la questione dei rifugiati e dei flussi migratori di persone non solo che scappano da guerre ma che cercano anche una vita migliore, la crisi economica e la povert. Tutte priorit, ma la sfida principale che attende i gesuiti soprattutto la chiamata alla riconciliazione, perch non si pu andare avanti se non si vive in pace, anche col creato, come dice Papa Bergoglio. Quindi la missione dell’ordine di contribuire alla riconciliazione tra gli esseri umani, che anche riconciliazione con Dio e col creato. Nella sua prima conferenza stampa dopo l’elezione, venerd scorso, a nuovo preposito generale dei Gesuiti, in occasione della Congregazione generale della Compagnia di Ges in corso a Roma, il venezuelano padre Arturo Sosa Abascal mette in fila le priorit del suo mandato, ma ricorda anche di essere un primus inter pares.

Nostra ambizione fare servizio ma non in prima fila

Come governer la Compagnia? Non ancora chiaro, neanche per me. Non pu esserlo, spiega ai giornalisti che gli chiedono in quale direzione guider i 17mila gesuiti sparsi nel mondo. Molti pensano che la Congregazione generale sia terminata, invece con l’elezione del padre generale appena cominciata. Ora inizia la tappa deliberativa della Congregazione. Di certo non cambier lo stile del servizio dell’ordine, che esclude l’apparire: Anche se abbiamo un Papa gesuita, spiega Sosa Abascal riferendosi a Papa Francesco, e circa 70 vescovi, il nostro ruolo un altro: cerchiamo di fare un servizio indietro, non di stare in prima fila. Aiutare in quello che il Papa e i vescovi vogliono, andare dove ci chiedono di servire.

Profondit intellettuale stumento per cercare l’impossibile

Sempre sul tema delle principali urgenze dei gesuiti, il nuovo padre generale sottolinea che la missione dei cristiani cercare l’impossibile. E cita la profondit intellettuale come strumento necessario del pi autorevole ordine religioso della Chiesa cattolica. Se non siamo capaci di pensare in modo profondo e sistematico per capire i processi sociali in corso – spiega ai giornalisti – e in genere tutto ci che rientra nelle competenze scientifiche, allora non possibile che l’impossibile accada. Quello intellettuale come contributo al pensiero e impegno nella formazione uno dei servizi piu’ grossi che possiamo fare alla Chiesa. Per questo e non per caso il nostro grande investimento sulla formazione che la seconda gamba dell’Ordine dei gesuiti.

Nella Compagnia generali a vita, ma se c’ capacit di governo

Come noto, il superiore generale dei Gesuiti spesso chiamato Papa nero, per il fatto che si tratta di una nomina a vita. Ma al nuovo preposito della Compagnia di Ges l’appellativo non piace perch noi facciamo un altro servizio rispetto al Papa. Siamo persone che vogliono aiutare e lo vogliamo fare dalla nostra posizione. E poi la nomina a vita, ma non mancano le eccezioni, come il predecessore di Sosa Abascal, padre Adolfo Nicolas dimessosi a 80 anni, come anche in passato padre Arrupe e padre Peter Hans Kolvenbach. Il ritiro dei superiori generali all’et di 8o anni potrebbe diventare la regola? Chi ha fatto la rinuncia in vita, risponde padre Sosa, lo ha fatto perch era malato o stanco e sentiva di non farcela pi, come accaduto anche a Papa Ratzinger. Nella Compagnia di Ges si conserva il generalato a vita, ma ovviamente bisogna essere in capacit di governo.

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