• 4 Maggio 2025 15:29

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Sono le grandi imprese a non pagare le tasse

Apr 12, 2025

AGI – Tra il 2000 e il 31 gennaio 2025 l’ammontare complessivo delle tasse, dei contributi, delle imposte, delle bollette, delle multe, etc., non riscosse dal fisco italiano o da altri enti1 ha raggiunto i 1.279,8 miliardi di euro. Di questi, ben 822,7 miliardi (pari al 64,3% del totale), sono in capo alle persone giuridiche, ovvero alle Spa, alle Srl, ai consorzi, alle cooperative, etc.

Altri 300,4 miliardi (il 23,5%) sono ascrivibili alle persone fisiche, vale a dire i lavoratori dipendenti, i pensionati e altri percettori di reddito. Lo rileva l’Ufficio studi della Cgia di Mestre. Infine, i rimanenti 156,7 miliardi (solo il 12,2% del totale) sono riconducibili alle persone fisiche con attività economica, categoria comunemente composta da artigiani, commercianti, esercenti, liberi professionisti, etc. Anche questi dati – estrapolati dall’Ufficio studi della CGIA dall’indagine presentata dal direttore dell’Agenzia delle entrate/Riscossione nell’audizione tenutasi presso il Senato una quindicina di giorni fa3 – dimostrano che in Italia ad evadere il fisco sono, in particolare, i grandi contribuenti e non i piccoli.

Insomma, l’infedeltà fiscale si annida soprattutto nelle società di capitali e solo in piccola parte nelle micro imprese e tra i lavoratori autonomi che, addirittura, annoverano un carico residuo non riscosso in questi ultimi 25 anni pari a poco più della metà del dato riferito alle persone fisiche. Ovvero all’ammontare complessivo dei debiti fiscali in capo ai lavoratori dipendenti e ai pensionati che, ricordiamo, sono tassati alla fonte e, pertanto, non dovrebbero, almeno in linea puramente teorica, evadere alcunché. Cosa che, invece, nella realtà di tutti i giorni non accade.

I lavoratori autonomi non sono un popolo di evasori, come spesso vengono descritti dall’opinione pubblica. È indubbio che in questa categoria vi sia anche chi non adempie ai propri obblighi fiscali; tuttavia, le statistiche ufficiali ci dicono che in questi ultimi 25 anni solo 13 evasori su 100 hanno una partita Iva e il debito fiscale complessivo (156,7 miliardi di euro) ha un’incidenza sul dato totale molto contenuto e pari al 12,2 per cento”, rileva la Cgia.

 

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close