• 24 Novembre 2024 4:06

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Sono 24 gli agenti feriti negli scontri al corteo pro Pal a Roma

Ott 5, 2024

Momenti di tensione a Roma durante il corteo pro Pal organizzato a due giorni dal primo anniversario dal pogrom del 7 ottobre. Nonostante il divieto della Questura oltre cinquemila manifestanti si sono riuniti nel primo pomeriggio a piazzale Ostiense. Davanti alla Piramide cestia era già tutto blindato per impedire la circolazione del corteo. “Nonostante il divieto siamo scesi in piazza perché abbiamo una responsabilità storica. Chiediamo la fine dei bombardamenti. C’è stata una mistificazione su questo corteo. Ci hanno detto che era una celebrazione di Hamas ma noi siamo qui per commemorare i nostri morti, i morti palestinesi”, ha detto al megafono, uno dei rappresentati, dell’Unione democratica arabo palestinese.  Alla manifestazione, oltre i palestinesi dai manifestanti di ‘Osa’, di ‘Potere al Popolo’ e di ‘Usb’ che hanno raggiunto piazzale Ostiense. In piazza anche le bandiere della rete della conoscenza e dei comunisti, ma soprattutto, una bandiera di Hezbollah.

 

 Poco dopo le 17 un gruppo di manifestanti incappucciati ha lanciato sassi, bottiglie, bombe carta e anche un palo della segnaletica contro le forze dell’ordine. La polizia ha risposto con idranti e lacrimogeni. Gli scontri sono proseguti per oltre mezz’ora prima che fosse ristabilita la calma. Sono 24 al momento gli agenti delle forze dell’ordine feriti nel corso degli scontri. Di questi 20 sono della Polizia di Stato e 4 della Guardia di finanza. Al momento sono 38 i fogli di via per manifestanti provenienti da varie città tra cui Varese, Livorno, Campobasso, Brindisi, Napoli, Salerno, Torino, Firenze, Milano, Perugia, Modena, Catania e Bari. Tra i manifestanti invece ci sarebbe una ragazza ferita alla testa. Nel corso della giornata, in una Piramide blindata, erano state controllate 1.600 persone e 19 portate in Questura. “Ci fermano per garantire la guerra”, così dal megafono, uno dei rappresentati, dell’Unione democratica arabo palestinese. 

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