AGI – Lorenzo Sonego non è riuscito a trascinare l’ennesima partita sul piano della battaglia pura e si è arreso a Karen Khachanov in ‘soli’ quattro set (1-6 6-4 7-6 6-1). Un po’ di amaro in bocca resta visto che l’azzurro aveva dominato il primo set mettendo in pratica il miglior tennis della sua vita: e che nel tiebreak del terzo set era in vantaggio 4-0, e ha ricondotto l’avversario nella partita mettendo fuori un dritto a campo aperto che, se fosse rimasto dentro le linee, gli avrebbe spalancato le porte del set.
Del resto però proprio in quel tiebreak Lorenzo aveva conquistato il vantaggio giocando colpi al massimo della velocità, probabilmente conscio che le energie (dopo la straordinaria battaglia contro Rublev) stavano iniziando a scarseggiare. Nella quarta partita, complice anche un problema (forse solo un affaticamento) alla gamba destra Lorenzo ha ceduto le armi.
Tuttavia dal suo ottimo Roland Garros e dal suo spettacolare primo set contro il russo emerge con forza una lezione di cui, non è improprio ritenerlo, soprattutto Sinner dovrebbe fare tesoro. Sonego è tennista che non nasce con il talento innato di cui invece l’altoatesino si è trovato a poter disporre.
Ha costruito passo passo il suo gioco arricchendolo via via anche di soluzioni tecniche (la palla corta con annessa discesa a retre, lo smash in elevazione, il dritto lungo linea improvviso) che in origine non aveva. Lorenzo è diventato via via più completo, si è distaccato per sempre dallo schema di giocatore da fondo che qualche volta tirava colpi vincenti per trasformarsi in un atleta più completo. E ci è riuscito anche in età non più freschissima.
Qualche limite mentale e un fisico strutturato in modo tale da accusare repentinamente dei cali di rendimento magari non gli permetteranno di diventare un super top player: ma ciò a cui Sinner deve guardare è la capacità acquisita di Sonego di inventare cose nuove per vincere le partite.
Un aspetto che Jannik dovrà curare moltissimo per salire di livello. Guardando il primo set contro Khachanov potrà capire esattamente quanto si può cambiare per crescere ancora.
AGI – Lorenzo Sonego non è riuscito a trascinare l’ennesima partita sul piano della battaglia pura e si è arreso a Karen Khachanov in ‘soli’ quattro set (1-6 6-4 7-6 6-1). Un po’ di amaro in bocca resta visto che l’azzurro aveva dominato il primo set mettendo in pratica il miglior tennis della sua vita: e che nel tiebreak del terzo set era in vantaggio 4-0, e ha ricondotto l’avversario nella partita mettendo fuori un dritto a campo aperto che, se fosse rimasto dentro le linee, gli avrebbe spalancato le porte del set.
Del resto però proprio in quel tiebreak Lorenzo aveva conquistato il vantaggio giocando colpi al massimo della velocità, probabilmente conscio che le energie (dopo la straordinaria battaglia contro Rublev) stavano iniziando a scarseggiare. Nella quarta partita, complice anche un problema (forse solo un affaticamento) alla gamba destra Lorenzo ha ceduto le armi.
Tuttavia dal suo ottimo Roland Garros e dal suo spettacolare primo set contro il russo emerge con forza una lezione di cui, non è improprio ritenerlo, soprattutto Sinner dovrebbe fare tesoro. Sonego è tennista che non nasce con il talento innato di cui invece l’altoatesino si è trovato a poter disporre.
Ha costruito passo passo il suo gioco arricchendolo via via anche di soluzioni tecniche (la palla corta con annessa discesa a retre, lo smash in elevazione, il dritto lungo linea improvviso) che in origine non aveva. Lorenzo è diventato via via più completo, si è distaccato per sempre dallo schema di giocatore da fondo che qualche volta tirava colpi vincenti per trasformarsi in un atleta più completo. E ci è riuscito anche in età non più freschissima.
Qualche limite mentale e un fisico strutturato in modo tale da accusare repentinamente dei cali di rendimento magari non gli permetteranno di diventare un super top player: ma ciò a cui Sinner deve guardare è la capacità acquisita di Sonego di inventare cose nuove per vincere le partite.
Un aspetto che Jannik dovrà curare moltissimo per salire di livello. Guardando il primo set contro Khachanov potrà capire esattamente quanto si può cambiare per crescere ancora.