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Soleimani: in Iran per i funerali una marea umana. Stop all’accordo nucleare – Rai News

Gen 6, 2020
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06 gennaio 2020Per la seconda notte consecutiva, razzi Katyusha si sono abbattuti sul centro di Baghdad, provocando sei feriti, secondo quanto riferisce la televisione satellitare panaraba Al Jazeera. Tre razzi sono caduti nella super fortificata Green Zone, dove hanno sede diverse ambasciate tra cui quella americana. Due, in particolare, hanno colpito vicino alla sede diplomatica. Altri tre sono caduti nell’area di Jadriya, secondo fonti militari.

I militari americani devono essere cacciati dall’Iraq: è quanto ha chiesto domenica il Parlamento iracheno al governo di Baghdad. La prima risposta al blitz americano in cui venerdì notte è stato ucciso il generale Qassem Soleimani è di natura politica, ma potenzialmente più incisiva dell’attesa rappresaglia iraniana. Con un’altra contromossa, Teheran ha annunciato un’ulteriore riduzione dei suoi obblighi relativi all’intesa nucleare del 2015, riservandosi di rendere operativo un numero illimitato di centrifughe per l’arricchimento dell’uranio.Il Parlamento iracheno, nella sessione straordinaria convocata per oggi dopo il raid Usa in cui è stato ucciso il comandante iraniano Qassem Soleimani, ha esortato il governo a “porre fine alla presenza di truppe straniere” in Iraq, iniziando col “ritirare la sua richiesta di assistenza” alla comunità internazionale per combattere l’Isis.

Durante la sessione straordinaria, trasmessa in diretta sulla televisione di Stato e alla presenza del premier dimissionario Adel Abdul-Mahdi, i deputati hanno approvato una risoluzione che “obbliga il governo a preservare la sovranità del Paese ritirando la sua richiesta di aiuto”, ha detto il capo del parlamento, Mohammed al-Halboussi.

Colloquio Conte-Salih

“Il presidente Conte ha avuto una conversazione telefonica con il presidente dell’Iraq Barham Salih nel corso della quale è stato ribadito il sostegno italiano, già in corso da anni, alla stabilizzazione del Paese e al contrasto al terrorismo”. Lo riferisce una nota di Palazzo Chigi.

Migliaia al corteo funebre per Soleimani in Iran. Annullata la cerimonia a Teheran

Migliaia di persone hanno accolto in Iran la bara del generale Qassem Soleimani, la cui salma è arrivata dall’Iraq dopo che l’alto esponente dei Pasdaran è stato ucciso da un raid Usa vicino a Baghdad. Il vice di Soleimani, Esmail Ghaani, ha preso il suo posto alla guida delle forze Quds. Il feretro è stato trasferito ad Ahvaz, nel sud dell’Iran. Accolto da una guardia d’onore, è poi stato lentamente spostato nelle strade invase da un fiume di persone vestite di nero, che si battevano il petto e mostravano foto del generale e bandiere sciite.

Al corteo la gente sventolava bandiere rosse, il colore del “sangue dei martiri”), verdi (il colore dell’Islam) e bandiere bianche decorate con slogan religiosi, oltre a ritratti del generale, piangendo e gridando “Morte all’America”.

Dopo un ulteriore trasferimento a Mashhad, i resti dell’alto comandante dei Guardiani della rivoluzione dovevano essere portati a Teheran. Tuttavia, la cerimonia è stata annullata a causa dell’enorme affluenza di persone. I Guardiani della Rivoluzione hanno fatto sapere che. “Considerando la gloriosa, intensa presenza del popolo rivoluzionario di Mashhad alla cerimonia per l’addio al grande generale Qassem Soleimani e visto che il programma continua, non è possibile tenere l’evento a Teheran”, hanno fatto sapere i Guardiani della Rivoluzione, invitando le persone a partecipare alla funzione prevista all’università della capitale domani.

Le spoglie di Soleimani saranno martedì nella città natale di Kerman per la sepoltura.

È la prima volta che l’Iran rende onore a una persona singola con una cerimonia in varie città, che non era stata organizzata neppure per la morte di Khomeini nel 1989.

Huge Crowd Bid Farewell to Iconic Gen. Soleimani in Ahwaz pic.twitter.com/N2sRfIokWn

— Fars News Agency (@EnglishFars) January 5, 2020

Trump ribadisce che se l’Iran attaccherà gli Usa ci sarà una “grave rappresaglia” e mette in guardia anche Bagdad: “Se le truppe Usa saranno costrette a lasciare l’Iraq, le sanzioni saranno enormi”.

I leader di Germania, Francia e Gran Bretagna chiedono all’Iran di tornare ad applicare l’accordo sul nucleare del 2015, contro Baghdad. In Kenya, tre americani uccisi durante un attacco dimiliziani jihadisti di al Shabaab.

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