AGI – Oltre 28 milioni di italiani, il 76% della popolazione tra i 15 e i 65 anni, seguono almeno un influencer, un’audience paragonabile a quella della televisione e un italiano su 5 ne segue più di 10. È quanto emerge da una ricerca dell’Osservatorio InSIdE promosso da Pulse Advertising in collaborazione con Eumetra e Università di Pavia. Il 57% del pubblico compra ciò che è consigliato da un influencer e non manca una quota di popolazione che ammette di seguire social più discussi come Onlyfans.
n media un italiano segue dai 2 ai 4 canali social soprattutto per quanto riguarda cucina e alimentazione, viaggi e musica. I più conosciuti risultano Ferragni&Fedez, ma perdono il podio nel rapporto tra conoscenza e follow effettivo. Vincono Benedetta Rossi (93%), Cristiano Ronaldo (92%), Paola Turani (79%) e ClioMakeUp (61%). “In Italia questo bacino di utenti non è ancora considerato in modo adeguato dalle aziende che comunicano – afferma Paola Nannelli, Executive Director di Pulse Advertising e ideatrice dell’Osservatorio Inside – Social media e influencer marketing devono diventare centrali nel media mix dei brand”.
Dal survey emerge una tendenza ancora valida: i social network seguiti cambiano a seconda dell’età: se la Gen Z ama Youtube, Instagram e Tiktok, i Millenials passano più tempo su Instagram, Telegram e Facebook, quest’ultimo rimane in assoluto, invece, il medium preferito dalla Gen X e dai Millenials in particolare. Sorprende un po’ che la maggior parte degli utenti Gen Z, quindi quelli che con i social ci sono nati, siano utenti passivi, guardano contenuti senza produrne di propri.
La percentuale di chi produce contenuti in questa fascia d’età non supera il 30% in media considerando tutti i social. Gli utenti spesso “seguono la persona a prescindere”, a indicare un’affezione verso l’influencer, a prescindere dagli argomenti affrontati con il suo pubblico, che si spiega probabilmente con il fascino voyeuristico della vita “vip”.
Mentre per Millennials, GenX e Baby boomers le motivazioni per seguire un influencer sono interesse per gli argomenti trattati, divertimento e leggerezza, la GenZ si divide più nettamente tra un 42% che segue perché si diverte e altre fette importanti che seguono un creator perché incuriosite dalla sua vita, dai luoghi in cui va, dalle scelte di acquisto. Per la maggior parte degli intervistati (64%) gli influencer non dovrebbero proporre contenuti poco autentici, ma più del 40% dichiara di capire facilmente che la vita sui social non è quella che gli influencer vivono nella quotidianità e anche se alcuni messaggi sono un po’ costruiti vengono comunque accettati con consapevolezza.
I più sensibili alla sovra esposizione di messaggi costruiti (advertising) sono i boomers che dichiarano di considerarli poco credibili (43%) e proseguono velocemente senza guardare (20%) contro ad esempio il 12% o il 14% di Millenials e GenX. Ancora una volta si distingue la GenZ che accoglie i contenuti sponsorizzati senza fastidio a patto che non sia tradita la credibilità (il 35%) quindi che prodotto e creator condividano gli stessi valori.
Sul podio non stupisce che ci siano Chiara Ferragni e Fedez che catalizzano la memoria social degli intervistati di qualunque generazione. Seguiti da Giulia De Lellis, Benedetta Rossi, Clio Make up. È interessante però valutare il rapporto tra la conoscenza “di nome” e il follow effettivo. Se tra chi nomina e chi segue Chiara Ferragni c’è un rapporto del 44%, teniamo conto che per personaggi come Benedetta Rossi la percentuale cresce al 93%, Paola Turani raggiunge il 78%, Clio Make up un buon 61%.
Questi dati ci dicono che non sempre il creator più conosciuto è quello a cui il pubblico è affezionato follower. Non è solo la notorietà a fare di un influencer un partner efficace per le aziende. Il rilevamento è stato condotto da Eumetra, Istituto di ricerca sociale e di marketing, su un significativo campione di 2000 persone tra i 15 e 65 anni, equilibrato tra uomini e donne, suddivisi per fasce d’età secondo le metriche proprie del mondo dei social media: Baby boomers (1945-64), Generation X (1965 – 1984), Millennials (1984 – 1994), Generazione Z (1995 – 2010) provenienti da tutta Italia.