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Smog, Torino ripristina lo stop ai diesel fino all’Euro 4: in città bloccate 240mila auto

Nov 2, 2017

Da domani Torino ripristina lo stop alle auto più inquinanti. Il provvedimento, che il Comune adotta di nuovo “in solitaria”, mentre nell’hinterland si circolerà liberamente, colpisce tutte le vetture a gasolio fino alla categoria Euro4: solo in città sono 240mila. “Sono venute a mancare le condizioni che avevano consigliato di sospendere il blocco, ovvero le conseguenze sull’aria cittadina degli incendi che hanno colpito pesantemente la Valsusa nei giorni scorsi ” si legge in una nota del Comune.

L’ordinanza ripristina sul territorio di Torino le misure antismog concordate a livello del “bacino padano” tra Piemonte, Lombardia, Emilia Romagna e Veneto, integrate dalle misure approvate dalla giunta comunale. Il comunicato continua così: “Visto il perdurare di valori di Pm10 superiori alla soglia di 50 microgrammi al metro cubo oltre i quattro giorni previsti, a partire da domani 3 novembre torna il blocco “arancio” che ferma le autovetture private ad alimentazione diesel con classe emissiva inferiore e uguale ad euro4. Tali veicoli non potranno circolare in città dalle ore 8 alle ore 19 tutti i giorni, festivi compresi. Anche per i mezzi commerciali ad alimentazione diesel il blocco è confermato fino alla classe Euro 4, ma con orario 8,30-14 e 16-19 dal lunedì al venerdì, 8.30-15 e 17-19 il sabato e nei giorni festivi”. L’ordinanza sarà pubblicata nell’home page della Città di Torino, all’indirizzo www.comune.torino.it.

Una ricerca, però, ridimensiona fortemente le poltiche dei blocchi al traffico, che a Torino, Milano e Brescia “influenzano ben poco le concentrazioni nell’atmosfera di PM 2,5 (le polveri sottili più pericolose per la salute). Lo sostiene uno studio sull’inquinamento in Val Padana svolto da Rse, la società di ricerca del Gestore dei servizi energetici (Gse, la società pubblica che promuove le fonti rinnovabili). “L’intero comparto “trasporto su auto” privato contribuisce per il 14% delle concentrazioni di PM 2,5 medie annue a Milano – si legge nel rapporto -. L’8% di questo dato è provocato dalle auto in circolazione a Milano, il resto da quelle del bacino circostante. Pertanto riduzioni anche drastiche del trasporto su auto, ma circoscritte alla sola area urbana di Milano (estensione Area C, limitazioni veicoli diesel) porterebbero a una discesa della concentrazione media annua di Pm 2,5

di pochi punti percentuali. Lo stesso discorso vale per altre città della Pianura Padana come Torino o Brescia”.

Rse ritiene molto più utile, per ridurre le polveri sottili, uno riconversione anche parziale dei parchi auto verso veicoli ecologici. Lo studio calcola che con una quota del 20% di auto elettriche e un altro 20% di auto ibride, si avrebbe una riduzione del 26% delle emissioni di Pm 2,5 e del 21% della Co2 (anidride carbonica, il principale gas serra).

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