AGI – Gare d’appalto con ribassi consistenti, tanto poi le ditte esecutrici, in accordo con i funzionari pubblici indagati, avrebbero avuto modo di recuperare i ribassi durante i lavori con le cosiddette perizie di variante riassegnate ad affidamento diretto o con procedure negoziate senza gara. Su questa vicenda giudiziaria portata avanti dai carabinieri del Nucleo investigativo del Reparto Operativo dell’Aquila, riguardante il recupero post sisma del patrimonio culturale vincolato, la Procura ha depositato le richieste di condanna scritte per 7 imputati su 23 totali, per la maggior parte con posizioni che vanno nella direzione dell’assoluzione o della prescrizione. Reggono al momento le accuse di corruzione e falso dove sono state avanzate dure richieste di condanna.
Per Giustino Vito Giuseppe, (di Bari) presidente del Cda e rappresentante della società cooperativa “L’internazionale”, sono stati chiesti 6 anni e 8 mesi; per Lionello Piccinini, (dell’Aquila) nella veste di Rup, chiesti 10 anni; per Leonardo Santoro, (di Potenza) dipendente dell’Internazionale, 6 anni e 8 mesi; per Antonio Zavarella, (Sulmona, in Provincia dell’Aquila), presidente della Commissione collaudo, 7 anni e 8 mesi. Per Michele Fuzio, (Bari) progettista, 3 anni; per Mauro Lancia, (Pesaro-Urbino) imprenditore, 3 anni di reclusione e infine per Pasquale Marenna, (Benevento) geometra, 2 anni. Il falso e la corruzione sul Teatro comunale dell’Aquila sono le principali accuse mosse.
Più in particolare, due casi di falso e uno di corruzione (a vario titolo Piccinini, Fuzio, Giustino, Santoro e Zavarella) riguardano il consolidamento e restauro del Teatro Comunale, che secondo l’accusa avrebbe fatto emergere una condizione di pericolosità geologica nel terreno, superata a quanto pare attraverso l’ingaggio di un geologo compiacente che avrebbe redatto una relazione geologica “ex post” e retrodatato la relazione geologica, inserendola tra la documentazione progettuale e omettendo di evidenziare l’impossibilità di collaudare l’opera da ricostruire. Tra le richieste dell’accusa, che dovranno essere vagliate dal Tribunale riunito in sede collegiale, c’è anche il risarcimento al ministero della Cultura della somma di 2 mila euro da parte di Zavarella e 20 mila euro da parte di Piccinini. La sentenza è attesa per il mese di novembre.
Proprio ieri il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, ha presenziato all’Aquila alla cerimonia di firma dell’accordo per il completamento della ricostruzione del teatro comunale del capoluogo, gravemente danneggiato dal sisma del 2009.