AGI – Un’ora e 9 minuti di gioco per demolire Daniil Medveved in semifinale, un’ora e 14′ per battere in finale il bulgaro Grigor Dimitrov 6-3- 6-1 e conquistare al terzo tentativo il primo Masters 1000 di Miami, la 22esima vittoria su 23 partite nel 2024 e, soprattutto, raggiungere il secondo posto nella classifica mondiale (superando Carlos Alcaraz), risultato mai ottenuto nella storia del tennis da un italiano: Jannik Sinner conferma il suo momento magico, dimostrando di essere il più forte di tutti. Nole Djokovic, attuale numero 1, deve cominciare a preoccuparsi per davvero, perchè il 22enne di Sesto Val Pusteria sta bruciando le tappe. Quest’anno Jannik ha già portato a casa uno Slam (in Australia) e il 500 Atp di Rotterdam. Adesso alla collezione bisogna aggiungere il trofeo di Miami che all’azzurro era sfuggito due volte, nel 2021 contro Hurkacz e lo scorso anno contro Medvedev. I titoli vinti da Sinner, dunque, salgono a 13 su 17 finali e questo 1000 è il secondo dopo quello dello scorso agosto a Toronto. Anche qui un record: Jannik è il primo italiano ad averne vinti due, da quando esiste questa categoria di tornei (1990)
La partita: in avvio di match Sinner parte un po’ contratto e sembra subire i colpi migliori di Dimitrov, che si fa largo con alcuni ace e con il rovescio a una mano. La svolta, però, arriva sul 2-2 quando l’azzurro gli strappa il servizio e passa in vantaggio. Sul 4-2 per l’altoatesino che comincia a prendere fiducia e sicurezza, il bulgaro sventa la palla del 5-2 e si porta sul 4-3. Ma Sinner non molla e vince il primo set (6-3) conquistando il punto decisivo con un passante meraviglioso, dopo 43 minuti di gioco. Il secondo set è una formalità: il break arriva sul 3-1 con Dimitrov che comincia ad accusare la fatica e a non reggere i colpi incessanti dell’avversario. Sinner, lucido e implacabile, va sul 4-1 e gioca in discesa. Il set si chiude senza alcuna fatica.
AGI – Un’ora e 9 minuti di gioco per demolire Daniil Medveved in semifinale, un’ora e 14′ per battere in finale il bulgaro Grigor Dimitrov 6-3- 6-1 e conquistare al terzo tentativo il primo Masters 1000 di Miami, la 22esima vittoria su 23 partite nel 2024 e, soprattutto, raggiungere il secondo posto nella classifica mondiale (superando Carlos Alcaraz), risultato mai ottenuto nella storia del tennis da un italiano: Jannik Sinner conferma il suo momento magico, dimostrando di essere il più forte di tutti. Nole Djokovic, attuale numero 1, deve cominciare a preoccuparsi per davvero, perchè il 22enne di Sesto Val Pusteria sta bruciando le tappe. Quest’anno Jannik ha già portato a casa uno Slam (in Australia) e il 500 Atp di Rotterdam. Adesso alla collezione bisogna aggiungere il trofeo di Miami che all’azzurro era sfuggito due volte, nel 2021 contro Hurkacz e lo scorso anno contro Medvedev. I titoli vinti da Sinner, dunque, salgono a 13 su 17 finali e questo 1000 è il secondo dopo quello dello scorso agosto a Toronto. Anche qui un record: Jannik è il primo italiano ad averne vinti due, da quando esiste questa categoria di tornei (1990)
La partita: in avvio di match Sinner parte un po’ contratto e sembra subire i colpi migliori di Dimitrov, che si fa largo con alcuni ace e con il rovescio a una mano. La svolta, però, arriva sul 2-2 quando l’azzurro gli strappa il servizio e passa in vantaggio. Sul 4-2 per l’altoatesino che comincia a prendere fiducia e sicurezza, il bulgaro sventa la palla del 5-2 e si porta sul 4-3. Ma Sinner non molla e vince il primo set (6-3) conquistando il punto decisivo con un passante meraviglioso, dopo 43 minuti di gioco. Il secondo set è una formalità: il break arriva sul 3-1 con Dimitrov che comincia ad accusare la fatica e a non reggere i colpi incessanti dell’avversario. Sinner, lucido e implacabile, va sul 4-1 e gioca in discesa. Il set si chiude senza alcuna fatica.