AGI – Sinner batte Rublev, le folate di vento, il caldo e l’umidita’ di Cincinnati. Ma soprattutto, nel suo primo match da 23enne, il numero uno del mondo e’ riuscito a tirarsi fuori da un gorgo nero fatto di tanti errori gratuiti, di un’impressionante e inedita imprecisione nel dritto e di gambe e testa non reattivi come al solito, soprattutto nel primo set.
A una settimana dalla sconfitta in tre set a Montreal, Sinner si e’ preso la rivincita (4/6-7/5-6/4) sul russo in un match da un andamento piu’ che altalenante, approdando in semifinale, dove incontrera’ il vincente tra Zverev e Shelton. “Fai quello che devi fare”, “torna in campo con un’idea”. Erano questi i consigli gridati dai coach Cahill e Vagnozzi a un Sinner in non certo al massimo della condizione.
Ha perso il primo set in 41 minuti, sbagliando tutto cio’ che poteva senza riuscire ad approfittare di un nastro fortunato che lo aveva portato sul 4 a 5, per poi consegnare il primo parziale con un doppio fallo. Sicuramente lontano dalle condizioni migliori, Sinner ha dimostrato pero’ di essere in grado di ribaltare il match, operazione che riesce solo ai grandi campioni, tirandosi fuori da una brutta situazione nel secondo (era sotto 4-3 e poi 5-4) e vincendolo 7/5, anche grazie a un notevole calo di concentrazione di Rublev.
Nel terzo non c’e’ stata storia, perlomeno fino al 5 a 1 per l’azzurro che ha ritrovato la sua tradizionale precisione nel rovescio e ha contenuto gli errori di dritto. Poi la reazione del russo, che ha recuperato un break portandosi 5-4 e la chiusura 7 a 5, anche grazie a una provvidenziale folata di vento.
AGI – Sinner batte Rublev, le folate di vento, il caldo e l’umidita’ di Cincinnati. Ma soprattutto, nel suo primo match da 23enne, il numero uno del mondo e’ riuscito a tirarsi fuori da un gorgo nero fatto di tanti errori gratuiti, di un’impressionante e inedita imprecisione nel dritto e di gambe e testa non reattivi come al solito, soprattutto nel primo set.
A una settimana dalla sconfitta in tre set a Montreal, Sinner si e’ preso la rivincita (4/6-7/5-6/4) sul russo in un match da un andamento piu’ che altalenante, approdando in semifinale, dove incontrera’ il vincente tra Zverev e Shelton. “Fai quello che devi fare”, “torna in campo con un’idea”. Erano questi i consigli gridati dai coach Cahill e Vagnozzi a un Sinner in non certo al massimo della condizione.
Ha perso il primo set in 41 minuti, sbagliando tutto cio’ che poteva senza riuscire ad approfittare di un nastro fortunato che lo aveva portato sul 4 a 5, per poi consegnare il primo parziale con un doppio fallo. Sicuramente lontano dalle condizioni migliori, Sinner ha dimostrato pero’ di essere in grado di ribaltare il match, operazione che riesce solo ai grandi campioni, tirandosi fuori da una brutta situazione nel secondo (era sotto 4-3 e poi 5-4) e vincendolo 7/5, anche grazie a un notevole calo di concentrazione di Rublev.
Nel terzo non c’e’ stata storia, perlomeno fino al 5 a 1 per l’azzurro che ha ritrovato la sua tradizionale precisione nel rovescio e ha contenuto gli errori di dritto. Poi la reazione del russo, che ha recuperato un break portandosi 5-4 e la chiusura 7 a 5, anche grazie a una provvidenziale folata di vento.