• 24 Novembre 2024 20:19

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Sigla BSW sugli pneumatici, cosa significa

Ott 7, 2024

La sigla BSW sugli pneumatici è un dettaglio che spesso passa inosservato, ma racchiude un’importante informazione per chi è attento alle caratteristiche del proprio veicolo. Quando osserviamo uno pneumatico, le sigle e i numeri riportati sulla spalla non indicano solo le dimensioni, le capacità di carico o la velocità, ma possono fornire dettagli estetici e strutturali.

BSW, nello specifico, è l’acronimo di Black Sidewall, che si riferisce alla finitura laterale della gomma. In questo approfondimento, esploreremo cosa significa esattamente questa sigla, quale impatto ha sull’estetica e la funzionalità dello pneumatico, e come può influire sulla scelta del modello giusto per il proprio veicolo.

Sigla BSW, significato della sigla Black Sidewall

La sigla BSW, che come già anticipato sta per Black Sidewall, indica che lo pneumatico ha un fianco completamente nero, senza alcun tipo di scritta o marchio a contrasto di colore diverso. Il fianco o “sidewall” è quella parte laterale che corre dalla spalla al cerchio. La finitura BSW, ovvero “fianco nero”, conferisce un aspetto pulito, semplice e sobrio allo pneumatico, senza elementi grafici evidenti. Questa caratteristica non ha un impatto diretto sulle prestazioni della gomma, ma riguarda esclusivamente l’aspetto estetico.

La scelta di pneumatici con questa finitura è molto comune tra i produttori di veicoli, in particolare su automobili di serie, SUV e crossover. Le superfici nere senza scritte in rilievo a colori contrastanti conferiscono un look elegante e minimalista, rendendo lo pneumatico meno appariscente rispetto ad altre varianti.

Oltre alla sigla BSW, ne esistono altre, tra cui OWL e RWL. Queste indicano la presenza di scritte a contrasto e si riferiscono a scelte stilistiche che possono influenzare l’estetica complessiva del veicolo. In particolare:

OWL sta per Outlined White Letters (“lettere bianche in contorno”). In questo caso, sul fianco sono presenti scritte o marchi con contorni bianchi. È una scelta che dona un look più sportivo e aggressivo. Gli pneumatici con OWL sono spesso utilizzati su veicoli fuoristrada, pick-up o auto da corsa;
RWL sta per Raised White Letters (“lettere bianche in rilievo”). A differenza dell’OWL, le lettere non sono solo contornate ma completamente colorate di bianco e in rilievo rispetto al fianco. Anche in questo caso, si tratta di una finitura spesso usata per veicoli che desiderano un look più aggressivo e vintage, come muscle car o veicoli off-road.

Mentre la sigla BSW è una scelta per chi preferisce un aspetto discreto e moderno, quelle OWL e RWL rappresentano opzioni per chi cerca un tocco più distintivo e sportivo, soprattutto su veicoli pensati per impressionare anche con i dettagli.

Funzionalità degli pneumatici BSW

La principale funzione del BSW è quella di distinguere gli pneumatici con il fianco nero da quelli con una banda bianca. In passato, le gomme bianche erano molto comuni, ma oggi sono meno diffuse. La presenza della sigla BSW facilita le operazioni di:

identificazione: consente di individuare rapidamente il tipo di pneumatico, soprattutto in magazzino o durante le operazioni di montaggio;
classificazione: permette di suddividere le gomme in base al colore del fianco, agevolando la gestione dell’inventario;
trasporto: la sigla BSW aiuta a organizzare il trasporto e lo stoccaggio degli pneumatici in modo più efficiente.

La scelta del colore del fianco è principalmente una questione estetica e di riconoscimento del prodotto, e non incide sulle performance di guida. Sia gli pneumatici con fianchi neri che quelli bianchi possono essere realizzati con le stesse mescole di gomma e gli stessi disegni del battistrada, offrendo così le stesse caratteristiche in termini di aderenza, frenata, manovrabilità e durata.

La storia degli pneumatici BSW

Lo pneumatico con sigla BSW ha una storia affascinante che si intreccia con l’evoluzione dell’industria automobilistica. Sebbene oggi possa sembrare un dettaglio estetico, in passato il colore del fianco rivestiva un significato ben preciso e contribuiva a definire l’identità di un veicolo.

Agli albori dell’automobilismo, gli pneumatici bianchi erano considerati un simbolo di prestigio e di lusso. Il colore bianco, ottenuto con l’aggiunta di zinco ossido alla gomma, conferiva agli pneumatici un aspetto elegante e raffinato, associato alle vetture più costose e performanti. Oltre all’estetica, il bianco aveva anche una funzione pratica: permetteva di individuare più facilmente eventuali tagli o lacerazioni, garantendo una maggiore sicurezza.

Con l’avvento di nuove mescole di gomma e di disegni del battistrada più performanti, l’attenzione si spostò dalle caratteristiche estetiche a quelle funzionali. Il bianco si sporcava facilmente e richiedeva una manutenzione costante, rendendolo meno pratico per l’uso quotidiano. L’industria automobilistica si orientò per il nero.

Negli anni ’60 e ’70 quest’ultimo divenne il colore predominante per i fianchi degli pneumatici, sia per motivi estetici che pratici. Il BSW si affermò come lo standard di fatto, diventando il colore più diffuso e riconoscibile. Il nero si adatta a qualsiasi colore di carrozzeria, è più resistente allo sporco e si integra meglio con il design moderno delle auto. In conclusione, la storia del BSW è un esempio di come l’evoluzione tecnologica e i cambiamenti nelle preferenze dei consumatori abbiano influenzato il design e la funzione di un oggetto apparentemente semplice come uno pneumatico. Da simbolo di status a elemento funzionale e poi a dettaglio estetico, il BSW ha attraversato diverse fasi, riflettendo i mutamenti della società e dell’industria automobilistica.

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