• 26 Novembre 2024 5:47

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Sicilia in fiamme, morta una donna e un forestale ustionato

Lug 25, 2023

AGI – Una donna è morta a Palermo perché l’ambulanza che doveva soccorrerla è rimasta bloccata dagli incendi sulle colline della città. Lo riferisce un comunicato della Regione, secondo cui la donna era stata colta da un malore a San Martino delle Scale, una frazione collinare, ed era stato chiesto l’intervento di un’autoambulanza che però non ha potuto raggiungere la zona a causa dei roghi che divampano sulle alture palermitane.

Dalla mezzanotte alle 7.00 di questa mattina sono stati effettuati 114 interventi ospedalieri in seguito agli incendi che hanno riguardato Palermo, e dalle ore 7 altri 73. Il bilancio è fornito dal Comune di Palermo. Non vi sono stati feriti gravi, ma soprattutto soccorsi per inalazione da fumo.

Sono 55 gli incendi ancora in atto in Sicilia. E un forestale è rimasto gravemente ustionato e si trova ricoverato in terapia intensiva. Il forte vento di scirocco rende impossibile a canadair ed elicotteri operare. In volo c’è soltanto un Canadair impegnato a contrastare le fiamme nella zona di Altofonte. In azione ci sono soltanto i mezzi di terra.

La situazione più grave resta sempre quella delle zone attorno a Palermo, dove sono giunte anche squadre di volontari dalle province di Agrigento ed Enna. Nella notte sono state evacuate abitazioni a San Martino, Monreale, Altofonte, Boccadifalco, Mondello e Pizzo Sella, Poggio Ridente, a Inserra, Raffo Rosso, a Capaci e nella zona attorno all’aeroporto di Punta Raisi. Situazione critica anche nel Trapanese, a San Vito lo Capo, nel Messinese e a Enna.

Chiusa la terapia intensiva del policlinico

Le alte temperature hanno anche creato disagi per l’attività del Policlinico di Palermo. La terapia intensiva polivalente di 17 posti letto della nuova Area di Emergenza diretta da Antonello Giarratano ha chiuso i ricoveri per il malfunzionamento degli impianti di condizionamento e trasferito i pazienti: tre sono stati riallocati in altri ospedali (uno al Civico e due a Termini Imerese) e il resto in altre unità operative dell’Azienda ospedaliera universitaria. Lo rende noto il policlinico di Palermo.

Nell’Area di Emergenza chiuse anche le sale operatorie, così in Ortopedia, mentre quelle della Chirurgia plastica funzionano solo per interventi brevi e urgenti. Bloccata anche l’attività dell’Endoscopia. Tutte le emergenze-urgenze continuano a essere garantite.

Per il Commissario del Policlinico Maurizio Montalbano: “E’ chiaro che alla luce del cambiamento climatico, che sta rendendo le ondate di calore più lunghe, roventi, frequenti e pericolose, dovremo comunque rivedere tutto il sistema di riscaldamento e raffreddamento per fronteggiare questi eccessi. L’aumento della frequenza e dell’intensità degli eventi meteorologici estremi ci ha indotto a preparare un piano aziendale che prevederà le azioni da porre in essere e le apparecchiature di cui disporre per la tutela dell’attività clinica e assistenziale in situazioni critiche come quelle che stiamo vivendo in questi giorni. Ci scusiamo comunque con i nostri pazienti per i disagi”. 

Nel Palermitano evacuate 1500 persone

Gli incendi nel Palermitano hanno finora costretto all’evacuazione dalle abitazioni di circa 1.000 persone ad Altofonte e di circa 500 nel capoluogo siciliano. Gli incendi che stanno interessando tutta la zona collinare periferica di Palermo, al momento sono in gestione, spiega la Protezione civile. Le zone più colpite del palermitano sono Altofonte, dove ha operato l’unico canadair in grado di volare nonostante il vento di scirocco, zona Baita, Ciaculli, Mondello, Tommaso Natale, Capo Gallo, Pizzo Sella, Borgetto, Terrasini, Poggio Ridente, Capaci, Le Roy Merlin, Isola delle Femmine.

Le famiglie evacuate sono state accolte nell’area di attesa in piazzale Francia predisposto dalla Protezione civile regionale e comunale. Molte stanno rientrando nelle proprie case le quali non sono più a rischio incendio o stanno trovando ricovero da parenti e amici.

Riaperto l’aeroporto

L’aeroporto di Palermo, chiuso da ieri, ha riaperto: al momento saranno consentiti solo un numero limitato di voli in partenza. Per gli arrivi, è in corso il monitoraggio delle condizioni meteo. Lo riferisce la società di gestione Gesap.

La circolazione ferroviaria è sospesa tra Palermo Notarbartolo e Punta Raisi. I treni regionali possono registrare ritardi e subire limitazioni di percorso e cancellazioni.

A causa di un incendio la strada statale 186 “Di Monreale” è provvisoriamente chiusa al traffico, dal km 22,100 al km 24,000, in entrambe le direzioni, all’altezza di Borgetto (Palermo). Lo rifersice l’Anas.

Il traffico è temporaneamente bloccato, anche qui per un incendio, sulla autostrada A29 Dir “Alcamo – Trapani”, in entrambe le direzioni, dal km 0,000 al km 21,300 ad Alcamo (Trapani). L’uscita obbligatoria è a Fulgatore.

Un gruppo di 15 turisti è stato messo in salvo a San Vito Lo Capo, nel Trapanese, dal Soccorso alpino siciliano e dall’Aeronautica Militare. Allertata dalla Capitaneria di porto di Trapani, che stava evacuando via mare i villeggianti di Calampiso ma che aveva perso i contatti con un gruppo nella zona di Tonnara del Secco, la squadra di soccorso ha raggiunto l’aeroporto militare di Trapani Birgi per essere imbarcati su un elicottero HH 139B dell’82 centro Csar. Raggiunta la zona dell’intervento, nonostante le altissime temperature e le fiamme che minacciavano di allargarsi, il velivolo ha sorvolato la costa in cerca del gruppo formato da 5 uomini, 5 donne e 5 bambini. Li hanno individuati a qualche centinaio di metri dalla costa. A quel punto, vista la situazione di estremo pericolo che ne impediva il recupero, l’elicottero è atterrato in uno spiazzo libero. Sono sbarcati i due tecnici del Soccorso alpino e un elisoccorritore dell’Aeronautica militare, hanno raggiunto i turisti, li hanno rifocillati e accompagnati a piedi fino alla costa, per essere messi in salvo dai mezzi della capitaneria.

Un incendio ha di nuovo bloccato un tratto dell’autostrada A29 “Palermo – Mazara del Vallo” in direzione Palermo, tra il km 0 e il km 7,600. Il traffico è deviato allo svincolo di Carini. Lo riferisce l’Anas. ancora chiuso l’aeroporto di Punta Raisi a Palermo. 

Anche Messina nella morsa del fuoco

Sono numerosi gli incendi nelle colline di Messina, diversi i fronti del fuoco ancora aperti sui quali anche questa mattina stanno intervenendo i vigili del fuoco. Fiamme nelle campagne di Tono, in contrada Catanese e nella zona di sotto montagna nel Comune di Villafranca Tirrena. Anche la notte è stata particolarmente difficile con numerose richieste di intervento per incendi che hanno minacciato alcune abitazioni. I vigili del fuoco sono intervenuti sia nella zona sud, nel villaggio di Mili San Pietro, dove le fiamme hanno devastato le campagne, che nel versante nord a Curcuraci dove è il fuoco è arrivato vicino ad alcune abitazioni.

Le fiamme erano partite ieri dalle campagne di Campo Italia e poi, spinte dal vento, si erano propagate nella zona di Pace dove era stato necessario far sgomberare l’Oasi della Madonna del Sorriso, un campo scuola con diversi bambini che sono stati fatti allontanare per precauzione. Le fiamme hanno raggiunto anche la zona di Faro superiore e Curcuraci fino ad arrivare nella zona delle Masse. Nella notte paura anche in provincia, per un incendio che ha interessato le campagne di Furci siculo.

Nell’ennese le fiamme minacciano le case

Preoccupa il vasto incendio che nell’ennese minaccia dall’alba l’abitato di Regalbuto. Le fiamme divampate nel versante sud est dell’abitato hanno raggiunto un impianto sportivo che si trova nell’area sottostante il centro storico e minaccia abitazioni e infrastrutture. Sul posto oltre ai Vigili del fuoco e al Corpo forestale, è presente la protezione civile e si attende l’intervento dei mezzi aerei. Il fonte è partito dal fondo valle e le fiamme stanno rapidamente risalendo verso la cittadina, sospinte dal forte vento, arrivando a lambire un campo di calcio a 5 che si trova a poche decine di metri dalla parte antica della cittadina. A Valguarnera si sta bonificando la vastissima area dove è divampato il fronte che ha devastato la riserva del Parco Minerario Floristella- Grottacalda e che ha danneggiato anche Palazzo Pennisi, una antica residenza oggi sede del museo minerario e dell’Ente Parco. Al momento le squadre che sono state impegnate per oltre 24 ore, stanno controllando che non ci siano punti dai quali le fiamme possono riprendere vigore. Al momento non sono stati quantificati i danni e la superficie percorsa dal fronte.

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