AGI – È tempo di sci e sport invernali sulle montagne italiane. La lunga attesa è finita e tra venerdì e sabato molti comprensori sciistici dal Veneto al Piemonte, passando dal Trentino Alto Adige, Lombardia e Valle d’Aosta, apriranno i primi impianti di risalita. L’offerta delle piste sarà limitata e non sarà completa: gli appassionati, operatori turistici e addetti ai lavori sono tutti rivolti col naso all’insù in attesa della neve.
Il freddo dell’ultima settimana che ha consentito l‘entrata in funzione dei sempre più sofisticati e costosi cannoni, unitamente ad alcune nevicate considerate “buone”, hanno garantito l’apertura del 29-30 novembre. Da fondovalle si scorgono le ‘lingue bianche’ tra i colori ancora dell’autunno. L’offerta della montagna, tanto bella quanto cara, sta cambiando. La classica ‘settimana bianca’ non è più solo sci dal mattino fino alla chiusura degli impianti, ma negli anni si è trasformata. Le stazioni sciistiche cercano di offrire ogni anno novità, nuove iniziative per attirare e coinvolgere turisti.
Si guarda oltre allo sci. Infatti, vengono offerte passeggiate romantiche sotto la luna, gite con le ciaspole (neve permettendo), discese con lo slittino, benessere, lussuose spa, centri massaggi e cucina, anche ad alta quota. La stagione sciistica prossima ad iniziare registrerà un nuovo aumento del costo degli skipass, sia stagionali che soprattutto giornalieri. Per contenere i costi, il trend in aumento è quello di acquistare pacchetti per singole giornate di sci, il giornaliero a ore e l’offerta dell’acquisto degli skipass online.
I prezzi, anche se non sono quelli degli Stati Uniti dove ad Aspen in alta stagione il giornaliero costa 250 euro e Copper Mountain lo skipass per sciare a Natale costa oltre 1400 euro, sono stati aumentati. A farli ritoccare, l’aumento dei costi dell’energia e il rinnovamento degli impianti. Per chi vorrà sciare nel cuore delle Dolomiti nei periodi di Natale e Capodanno dovrà sborsare fino a 83 euro per un giornaliero. È questa la nuova tariffa del giubileo definita da Dolomiti Superski, il carosello sciistico più vasto e famoso d’Italia che coinvolge 12 zone sciistiche tra Alto Adige, Trentino e Bellunese.
Lo skipass giornaliero negli altri periodi costerà 75 euro. Rispetto alla stagione scorsa l’incremento è del 5,2%. I prezzi per abbonamenti plurigiornalieri subiscono un aumento di quasi il 4%: 6 giorni di alta stagione a 423,00 euro (381,00 euro in stagione) mentre il 3 giorni costerà 241 euro (216,00 euro in stagione). Rincaro del 2,16% per lo skipass stagionale Dolomiti Superski che per un adulto costerà 945,00 euro se acquistato fino al 24 dicembre o per i nati prima del 1959, successivamente sale a 1.015 euro.
Sabato 30 novembre entreranno in funzione gli impianti di risalita nei comprensori di Cortina d’Ampezzo (chiuderà l’1 maggio 2025), Plan de Corones, 3 Cime Dolomites, Val di Fiemme-Obereggen, Alpe Lusia-San Pellegrino e Civetta mentre è prevista per il 5 dicembre l’apertura delle valli centrali, compresa la Sellaronda. Tra le aperture di questo fine settimana anche Aprica, Santa Caterina Valfurva, Ponte di Legno.
Il 6 dicembre è prevista l’apertura del maxi comprensorio piemontese, ‘Via Lattea’ che comprende le ski area di Sestriere, Sauze d’Oulx, Sansicario e Cesana-Claviere. Il rialzo delle temperature degli ultimi giorni ha cambiato i piani di Trento Funivie che posticipa di una settimana l’apertura degli impianti (al 6 dicembre). Rincaro del 6,6% per lo skipass stagionale in Valle d’Aosta dove si scia già dal 16 ottobre (Cervinia).
Da questo fine settimana si potrà sciare a La Thuile, Pila e Courmayeur. Lo stagionale è salito a 1.460 euro (90 euro in più rispetto allo scorso anno) mentre quello esteso anche al comprensorio Zermatt in Svizzera, a 1.723 euro. Tariffe invariate in Valsesia. Ad Alagna gli impianti saranno in funzione da venerdì 6 dicembre. Il costo del giornaliero in Friuli Venezia Giulia resta lo stesso della scorsa stagione, 44,50 euro.