AGI – Torna a riaprirsi il caso Garlasco. Secondo un’esclusiva del Tg1, un avviso di garanzia è stato notificato ad Andrea Sempio, classe 1988, amico di Marco Poggi, fratello di Chiara, l’impiegata 26enne trovata morta il 13 agosto del 2007. Sempio, che all’epoca dei fatti aveva 19 anni, era stato già al centro, tra il 2016 e il 2017, di alcuni accertamenti sollecitati dai legali di Alberto Stasi, il fidanzato della vittima poi condannato a 16 anni di reclusione, per un dna ritrovato sotto le unghie della vittima. Accuse poi archiviate dall’allora procuratore di Pavia, Mario Venditti. Oggi, grazie a una nuova indagine sul materiale biologico, sviluppata con metodi e tecniche di ultima generazione – si legge in un nota del Tg1 -, si riesce a fare nuova luce sul delitto arrivando così all’avviso di garanzia notificato dai carabinieri nei giorni scorsi a Sempio. Nell’avviso di garanzia l’accusa contestata, si legge nelle carte in possesso del Tg1, è quella di omicidio in concorso con ignoti o con lo stesso Alberto Stasi. Quest’ultimo, incensurato, studente di economia all’Università Bocconi di Milano e in seguito impiegato commercialista, ha sempre respinto le accuse e le sue reiterate richieste di revisione del processo non sono mai state accolte.
Sempio sarà sottoposto coattivamente domani al tampone e all’esame salivare per ricavare il suo dna nella sede della Scientifica dei carabinieri di Milano domattina alle 10. Sempio ha ricevuto l’avviso di garanzia per il delitto di Chiara Poggi la settimana scorsa con l’invito a sottoporsi ai prelievi per il dna per i quali ha negato il consenso. Di qui la scelta di sottoporlo coattivamente al test.
Il difensore di Sempio, “è allibito e sconvolto”
“Il mio assistito è allibito e sconvolto”. Lo ha detto all’AGI l’avvocato Massimo Lovati riferendo lo stato d’animo del suo assistito Andrea Sempio, indagato dalla Procura di Pavia per il delitto di Garlasco. Alla domanda se consideri una “abnormità giuridica” la nuova indagine sul suo assistito, il legale risponde: “Sì, lo è”, considerando che c’è una sentenza passata in giudicato per Alberto Stasi e c’era già stata un’archiviazione nei confronti di Sempio. “Vedremo domani” aggiunge riferendosi al test del dna a cui sarà sottoposto l’indagato.