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Si estende alla Sardegna il network radio dell’Agenzia giovani

Ago 26, 2019

Fondi Ue

di Davide Madeddu

26 agosto 2019


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2′ di lettura

La radio, online, per coinvolgere, informare e ascoltare i giovani. In Sardegna gli strumenti che puntano a renderne partecipi almeno 10mila , nell’ambito del network radio istituzionale di “Ang in radio” sono due: l’Associazione Studentesca Universitaria Unica Radio e l’associazione Carovana S.M.I. Le due stazioni radio finanziate dall’Agenzia nazionale per i Giovani, l’organismo che si occupa per l’Italia dei programmi europei rivolti ai giovani nell’ambito del Fondo Nazionale Politiche Giovanili e sotto la vigilanza della Presidenza del Consiglio dei Ministri e della Commissione Europea, – viaggiano sul canale digitale, e saranno lo strumento per un confronto e una crescita. Nell’ambito del progetto, è prevista un’erogazione di 250 mila euro, saranno coinvolti direttamente 20 ragazzi che puntano a raggiungere 10mila coetanei e affronteranno tematiche relative al cambiamento sociale, all’inclusione, partecipazione attiva e dispersione scolastica. «Ciascuna radio rappresenterà un “presidio” dell’ANG a livello territoriale – spiega il direttore Domenico De Maio – dovranno raccontare occasioni e opportunità rivolte ai giovani, progetti del territorio rivolti alle nuove generazioni, nonché i progetti finanziati nell’ambito dei programmi europei gestiti da ANG come Erasmus+ ed ESC realizzati nella propria regione. L’iniziativa ha l’obiettivo di promuovere il protagonismo giovanile, di realizzare “spazi” e “luoghi” di incontro delle nuove generazioni».

Le due stazioni radio della Sardegna vanno a sommarsi alle altre 43 presenti in 13 regioni d’italia (la prima stazione è stata inaugurata lo scorso marzo a Roma). Come chiariscono i promotori, l’obiettivo è far nascere tanti “piccoli “megafoni” per ascoltare la voce dei ragazzi anche in quartieri complessi come Corviale nella periferia di Roma, dove si parlerà di educazione alla legalità, oppure in una zona a rischio come Giugliano in Campania, nella “Terra dei fuochi”, coinvolgendo le scuole sui temi di riciclaggio e disabilità. Ma anche piccoli comuni di aree interne e rurali, o nel quartiere Veronetta di Verona, sede di scontri sociali e tensioni tra cittadini italiani e di origine straniera. In Sardegna un studio allestito su un furgone girerà la ragione per informare ed ascoltare i giovani.

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