AGI – È il giorno del processo a Sam Bankman-Fried, considerato per anni il nuovo guru della criptovaluta ma alla corte di New York in veste di fondatore della piattaforma di scambi online Ftx e imputato di una frode da otto miliardi di dollari ai danni dei suoi clienti.
Oggi la seduta è dedicata alla selezione dei giurati che formeranno la giuria popolare. I procuratori federali hanno incriminato l’imprenditore, accusandolo di aver orchestrato uno schema illegale per convogliare i soldi dei clienti in contributi politici, acquisti di proprietà immobiliari, donazioni a enti di beneficenza e investimenti finanziari. Bankman-Fried, 31 anni, di Stanford, California, è accusato anche di aver mentito a società e istituti che hanno prestato soldi a Ftx. Lo schema è venuto alla luce quando a novembre dell’anno scorso i depositi della compagnia sono andati in collasso: più di otto miliardi di dollari versati dai clienti erano spariti.
Cinque settimane dopo la procura di Manhattan ha contestato all’imprenditore otto capi d’accusa inclusi quelli di frode bancaria e riciclaggio. Con il passare dei mesi, e con Bankman-Fried arrestato alle Bahamas il 12 dicembre, nuove accuse sono state portate avanti, al punto che il guru della criptovaluta dovrà affrontare un secondo processo, a marzo. La sua piattaforma e’ servita come piattaforma per le contrattazioni di possessori di moneta digitale.
I clienti depositavano soldi nelle casse di Ftx e poi li usavano per acquistare o vendere Bitcoin, Ether o centinaia di altre monete digitali, e i ricavi venivano accumulati nei conti aperti nella piattaforma. Tra i clienti c’era Alameda, una società di scambi che, secondo l’inchiesta, ha avuto un trattamento speciale: grazie a Bankman-Fried ha potuto avere prestiti smisurati e finanziamenti per progetti che si sono rivelati fallimentari. Ma dietro Alameda c’era sempre lo stesso imprenditore, insieme a tre persone a lui molto vicine: il chief executive Caroline Ellison e altri due co-fondatori di Ftx, Nishad Singh e Gary Wang. Tutti e tre si sono dichiarati colpevoli e hanno deciso di collaborare con gli investigatori, scaricando le responsabilità su Bankman-Fried.
Un quarto manager, Ryan Salame, si è dichiarato colpevole ma non ha collaborato. Il giudice che si occuperà del caso è Lewis Kaplan, lo stesso che ha seguito il processo in cui Donald Trump era stato accusato dalla scrittrice Jean Carroll di abusi sessuali.