AGI – Inizia con la visita alla sinagoga di Cracovia il viaggio della Memoria 2025, organizzato dal comune di Roma, Città Metropolitana e dalla Comunità Ebraica romana. I 142 studenti romani arrivati questa mattina avranno la possibilità di conoscere la storia della comunità ebraica della città, attraverso la visita ad alcuni luoghi simbolo e si concluderà martedì con la visita ai campi di Birkenau e Aushwitz a 80 anni dalla loro liberazione.
Un anniversario che richiamerà in Polonia circa 80 delegazioni estere, attivando su tutto il territorio un imponente cordone di sicurezza. Ad accompagnare i ragazzi, per il comune di Roma sono presenti l’assessore alla Cultura Massimiliano Smeriglio, alla Scuola Claudia Pratelli, alle Politiche Sociali Barbara Funari e diversi consiglieri capitolini e della città metropolitana.
Presente anche la coordinatrice dell’ufficio Lgbtq del Campidoglio, Marilena Grassadonia. Il sindaco Gualtieri è, invece, atteso per domani alle celebrazioni ufficiali del Memoriale e nella serata raggiungerà gli studenti romani dei Augusto Righi, Municipio I, liceo della Comunità Ebraica di Roma “Renzo Levi”, Scuola Polacca di Roma, Scuola Germanica di Roma, IIS Braschi Quarenghi di Subiaco, IIS Pertini Falcone, IIS Biagio Pascal, IIS Amari Mercuri, IIS Luigi Trafelli di Nettuno e il liceo Socrate.
Per la comunità Ebraica, sono presenti il presidente Victor Fadlun, il presidente della Fondazione Museo della Shoah Marcello Venezia e lo storico Marco Caviglia. Domani si terranno le celebrazioni ufficiali per l’80esimo anniversario della liberazione del campo di Aushwitz. Sono attese oltre 80 personalità tra capi di Stato e sovrani europei.
Tra gli altri saranno presenti il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, quello francese Emmanuel Macron, Re Carlo III e il monarca spagnolo Felipe IV. Imponente l’apparato di sicurezza che sta presidiando le strade per l’evento.
“Questo è stato un periodo difficilissimo per il mondo ebraico. Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con un antisemitismo fortissimo, che è riemerso dalle paludi della storia” lo ha detto Victor Fadlun, presidente della comunità ebraica di Roma ai ragazzi che stanno partecipando al viaggio della Memoria a Cracovia.
“I sei milioni di ebrei che sono morti assassinati nei campi, guarda caso corrispondono oggi al numero degli ebrei che vivono in Israele. Sei milioni: non ci sono coincidenze. La terra di Israele ci ha accolto e gli ebrei oggi vivono li’ volendo vivere in pace, ma devono dare risposta ad attacchi che mettono in discussione la loro sopravvivenza”, ha aggiunto Fadlun, ai ragazzi che stanno partecipando al viaggio della Memoria a Cracovia. “Siamo circondati da fake news, a voi il compito di capire davvero dov’è la verità della storia per prendere posizione – ha aggiunto – sarete ricordati come quelli che erano dalla parte giusta della storia”.