AGI – Oltre 620 milioni di danni alle infrastrutture dell’Emilia-Romagna, tra rete viaria e ferrovie. È una prima stima, molto sommaria, tenuto conto che manca gran parte della viabilità comunale.Il dato è emerso dal vertice a Bologna, in Prefettura, alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore ai Trasporti e Infrastrutture, Andrea Corsini, e dei ministri Matteo Salvini (Infrastrutture e Trasporti) e Matteo Piantedosi (Interno).
Per quanto riguarda la Città metropolitana di Bologna, i danni alla viabilità ammonterebbero a 110 milioni di euro. Per la provincia di Forlì-Cesena, si parla di 95 milioni, a cui si aggiungono, per le sole strade comunali, 42,5 milioni a Cesena, 2-3 milioni a Bertinoro e 1,7 milioni a Galeata.
La stima dei danni
Nel Ravennate, una prima stima oscilla tra 120 e 150 milioni di euro. Nel Riminese, al momento ci sarebbero 8 milioni di danni, a cui vanno aggiunti per la viabilità comunale 1 milione a Rimini, 700mila euro a Maiolo e 4 milioni a Sant’Agata Feltria.
“Si tratta di un totale molto parziale, perché manca ancora la maggior parte della viabilità comunale – spiega Corsini-; ancora incompleta anche la stima per quella provinciale, su cui nei prossimi giorni partirà la verifica. Serviranno indubbiamente molte risorse dal Governo per ripristinare nel più breve tempo possibile la viabilità di accesso e collegamento alle località collinari e appenniniche, partendo da quelle frazioni e quei paesi completamente isolati. Abbiamo bisogno del Governo – conclude l’assessore -, non solo per le risorse ingenti che serviranno ma anche per strumenti e norme speciali per velocizzare gli iter di ricostruzione”.
Per quanto riguarda la parte di competenza di Anas (viabilità statale), a oggi la stima è di 100 milioni di euro di danni. Poi c’è tutta la parte delle ferrovie, con una stima totale dei danni che al momento arriva a 105 milioni, di cui 90 per infrastrutture in capo a RFI e 15 di competenza di FER.
Salvini: “Servono le Province”
Ma per il ministro Salvini un ritorno alla normalità entro la prossima settimana è possibile. “È in corso la stima dei danni – aggiunge – ma sarebbe poco realistico dire cosa porteremo in Consiglio dei Ministri martedì anche per rispetto alla Presidente del consiglio che sta rientrando in Italia e con cui non vedo l’ora di confrontarmi. Preferisco dare numeri quando abbiamo certezze, c’è anche un ministro dell’economia che quantifica il limite di quello che si può fare”, sottolinea. E per muoversi in fretta, secondo Salvini, “alla ricostruzione occorrerà associare norme di emergenza”. “Come Mit – aggiunge – noi possiamo intervenire direttamente su alcuni comuni e su alcune infrastrutture particolarmente a rischio”.
Uomini, mezzi, risorse, per il titolare delle Infrastrutture, ci sono, “serve che tornino le province nella loro piena operatività – puntualizza – Se le province non hanno budget è difficile che tornino a fare quello che facevano prima. Conto che nel 2024 si possa ripartire con questa macchina democratica”, aggiunge.
Dal Mit in arrivo 1,5 milioni di euro per le urgenze
Intanto fonti del ministero fanno sapere che il Mit sta valutando lo stanziamento immediato di almeno 1,5 milioni di euro per interventi urgenti in Emilia-Romagna. L’idea del dicastero guidato da Matteo Salvini è valutare azioni soprattutto nei piccoli Comuni, dove cifre relativamente contenute possono garantire la riapertura, il ripristino o la messa in sicurezza di alcune strade. Il tema, viene riferito, è all’attenzione del ministro, che può erogare la somma direttamente con proprio atto.