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Sedicenni investite in corso Francia, arresti domiciliari per Pietro Genovese

Dic 26, 2019

Arrestato Pietro Genovese, il giovane che nei giorni scorsi al volante di un Suv ha investito e ucciso le due sedicenni romane Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann. Per lui sono stati disposti gli arresti domiciliari al termine di una prima serie di accertamenti della Polizia locale di Roma Capitale e sulla scorta della relazione trasmessa all’autorità giudiziaria.

Sedicenni investite in corso Francia, arresti domiciliari per Pietro Genovese

Camilla Romagnoli e Gaia Von Freymann

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La notizia è stata resa nota nel tardo pomeriggio, nello stesso momento in cui si stava svolgendo al Fleming, nella parrocchia del Preziosissimo Sangue, una preghiera per Camilla e Gaia, presenti i genitori, gli amici e per tutti coloro che le hanno amate. Una cerimonia iniziata intorno alle 18. Ci sono i compagni del liceo De Sanctis, della loro classe 3 CL, e tante persone della zona. A centro della navata, verso l’altare, un leggio con sopra le foto vicine delle due ragazze e sotto una candela bianca. Strazio nella chiesa riempita di dolore. Domattina, venerdì alle 10,30, nella stessa chiesa, saranno poi celebrati i funerali.

in riproduzione….

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I momenti della commozione vanno di pari pari passo con le indagini. Sono stati dunque presi i provvedimenti attesi nei confronti di Pietro Genovese, il primogenito del regista Paolo, iscritto nel registro degli indagati per duplice omicidio stradale e trovato positivo a sostanze stupefacenti, hashish e cocaina, e molto oltre i limiti consentiti per quanto riguarda il tasso alcoolico. La dinamica dell’incidente, ricostruita dai vigili urbani di Roma Capitale e consegnata in procura, non sembra lasciare margini di dubbio. A Pietro Genovese era stato concesso un nulla osta temporaneo dal pm Roberto Felici per passare il Natale nella casa di famiglia in Umbria. A quanto si apprende, Genovese ora sconterà gli arresti domiciliari nella casa a Roma.

Gaia e Camilla, sabato notte, hanno attraversato la strada, corso Francia fuori dalle strisce pedonali e a semaforo verde per gli automobilisti. Il suv Renault Koleos di Pietro Genovese arrivava a 80 km orari. “Non mi sono proprio accorto di loro, non le ho viste”, aveva dichiarato al pm. Le due sedicenni vengono travolte e l’impatto le sbalza una a 20 metri e l’altra a 25 dal punto in cui si trovavano per attraversare. Muoiono sul colpo. Pietro Genovese trecento metri dopo si ferma. Il cofano è accartocciato e il motore andato in blocco. Chiama il padre che lo raggiunge immediatamente sul posto e via via comincia a mettere a fuoco quanto accaduto.

“Voglio giustizia, non vendetta” aveva detto la mamma di Camilla al suo legale, l’avvocato Cesare Piraino. “Sono distrutti – ha dichiarato il penalista – . Una famiglia unita, colpita in modo tragico da questa vicenda”. Così come la famiglia di Gaia e quella di Pietro, il cui padre ieri si è detto affranto per la morte delle ragazze, prima ancora che preoccupato per le sorti giudiziarie del figlio.

Sedicenni investite in corso Francia, arresti domiciliari per Pietro Genovese

Il suv guidato da Pietro Genovese

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Le indagini comunque procedono e si attendono altre risposte anche dall’analisi del cellulare di Genovese per verificare se al momento dello schianto lo stesse utilizzando per parlare o chattare con qualcuno. Al vaglio degli investigatori anche le dichiarazioni dei testimoni e le immagini delle telecamere della zona. Al momento l’unica certezza arriverebbe dalle testimonianze di chi ha assistito all’incidente che confermerebbero che Gaia e Camilla abbiano attraversato la strada, una delle arterie più pericolose di Roma, a semaforo rosso per i pedoni.

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