Intel ha da poco annunciato il Core i9-9900KS “Special Edition”, andando a migliorare quello rappresenta il processore gaming più veloce, il 9900K (Amazon). Il nuovo arrivato è in grado di spingere tutti e otto i core a 5 GHz.
A fronte di una AMD prossima a presentare una CPU a 16 core / 32 thread nella fascia mainstream, il Ryzen 9 3950X, Intel ha pensato bene di pigiare sull’acceleratore del marketing con un post su Medium del proprio Chief Performance Strategist, Ryan Shrout.
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Shrout, tramite una serie di test, ha cercato di dimostrare che non sempre aumentare il numero di core è una buona cosa per le prestazioni di gioco. Il posto difatti ha un titolo eloquente: “Core Scaling and Gaming Performance – How Many Cores Do You Need?“.
“In Intel crediamo che il miglior processore per ogni operazione sia quello che bilancia tutti i vettori prestazionali, incluso il numero di core, la frequenza, l’IPC e il resto per avere prestazioni ottimali. […] A volte aumentiamo i core per fare di più per chi crea i contenuti, altre ottimizziamo all’interno dello stesso numero di core; cerchiamo sempre nuove strade per aggiungere valore all’esperienza degli utenti”.
Secondo Shrout “8 core sono il numero ottimale per scalare le prestazioni nei moderni giochi per PC e a 8 core abbiamo il miglior scaling della frequenza dai nostri prodotti Coffee Lake e dall’attuale tecnologia a 14 nanometri. E la frequenza è ciò che alimenta i thread primari affamati degli attuali engine di gioco!”.
Per illustrare la propria tesi, il CPS di Intel ha esaminato le prestazioni in-game di una CPU Core i9-9900K, bloccandola a 4 GHz e testandola con quattro, sei e otto core (disabilitando l’Hyper-Threading) in Full HD.
I risultati mostrano che il passaggio da 4 a 6 core porta a un aumento delle prestazioni dal 7% al 33% a seconda del gioco. Solo tre giochi tra quelli testati scalano invece da 6 a 8 core.
Assassin’s Creed Origins ha dimostrato un progresso prestazionale del 50%, Ashes of the Singularity: Escalation e Hitman 2 di oltre il 30%. Far Cry 5, Shadow of War e Rise of the Tomb Raider invece non hanno visto aumenti prestazionali dai 2 core in più.
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Shrout ha anche svolto dei test con un Core i9–9980XE, disattivandone l’HT e testandolo di nuovo alla frequenza fissa di 4 GHz con 8, 12 e 16 core. Dai test si evince che passare da 8 a 12 core porta a un miglioramento prestazionale inferiore al 10% in tutti i giochi.
Il passaggio da 12 a 16 core invece mostra un ritorno minimo, se non inesistente, con il solo Ashes of the Singularity a migliorare e altri tre giochi che invece vedono persino scendere le loro prestazioni. “I dati sostengono quello che Intel dice sin dal suo rilascio: il Core i9-9900K è il miglior processore gaming al mondo e il nuovo Core i9-9900KS sarà persino più veloce”.
“Aggiungere core solo perché puoi, senza un aumento corrispondente della frequenza sostenuta e decisioni architetturali per alimentare i core – come i sottosistemi di memoria a bassa latenza -, non porta a migliori prestazioni. I motori che muovono i giochi scalano meglio con la frequenza e l’IPC e Intel ha intenzione di guidare in questo settore per gli anni a venire”.