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Sea Watch in attesa, intanto a Lampedusa sbarcano altri migranti

Giu 27, 2019

L’enorme spiegamento di forze schierato dal ministro dell’Interno Salvini per fronteggiare l’arrivo della Sea-Watch portata ieri fin davanti Lampedusa dalla Comandante Carola Rackete, nonostante il divieto di ingresso in acque italiane, non è bastato a fermare gli sbarchi dei migranti. E così mentre i 42 da 15 giorni a bordo della Sea-Watch aspettano ancora a mezzo miglio dal porto, altri dieci immigrati su un barchino sono entrati direttamente in porto alle sei di questa mattina. Indisturbati. Una vera e propria beffa a cui si aggiunge quella degli altri due barchini avvistati ieri sera in acque maltesi e che Salvini, a Porta a Porta, aveva annunciato di voler fermare fuori dalle acque italiane. Le due imbarcazioni sono state intercettate ma a sole otto miglia da Lampedusa e, come fanno praticamente ogni giorno, le motovedette italiane hanno preso a bordo i migranti, 34 tra cui 4 bambini, portandoli a terra. In Italia naturalmente, destinazione Porto Empedocle.

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Ottava notte davanti al sagrato della chiesa di san Gerlando di Lampedusa anche per il parroco, don Carmelo La Magra, per chiedere lo sbarco dei 42 della Sea-Watch. “Speriamo sia l’ultima – ha detto il sacerdote che appare stanco – ma dobbiamo continuare in questa forma di solidarietà. Più chiudiamo, più mettiamo a rischio noi stessi, perché rimaniamo chiusi dentro. E’ bello che ci siano tante iniziative analoghe in giro per l’Italia. Quando c’è il male, il bene diventa più evidente”. Su Facebook la raccolta fondi partita per sostenere le spese legali e le eventuali sanzioni alla ong ha già raggiunto i 67 mila euro. Cifra che già oggi potrebbe coprire abbondantemente la multa.

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Quarantaquattro, dunque i migranti sbarcati nelle ultime ore, più dei 42 costretti ancora ad aspettare il nullaosta allo sbarco da parte del ministro dell’Interno. Che, per quanto ormai i migranti siano in acque italiane, si farà sicuramente attendere.

Salvini aspetta infatti che il premier Conte ottenga da altri Stati europei la disponibilità all’accoglienza dei 42 migranti e continua a sollecitare un intervento forte della magistratura nei confronti di Carola Rackete di cui il ministro ha sollecitato alla Procura di Agrigento l’arresto per aver violato il decreto sicurezza bis.

“La legge prevede che bisogna essere autorizzati per poter attraccare, non possiamo far arrivare in Italia chiunque, le regole di un Paese sono una cosa seria. Le persone sulla Sea-Watch non sono naufraghi, ma uomini e donne che pagano 3.000 dollari per andar via dal proprio Paese. Spero che nelle ultime ore ci sia un giudice che affermi che all’interno di quella nave ci sono dei fuorilegge, prima fra tutti la Capitana. Se la nave viene sequestrata e l’equipaggio arrestato io sono contento”.

Ieri la Guardia di finanza è salita a bordo della nave e ha acquisito dei documenti, preso le generalità della comandante Carola Rackete e dell’equipaggio, e acquisito dei dati ma, al momento, le Fiamme gialle non hanno ancora contestato nulla alla “Capitana” tedesca. Non appena la Guardia di finanza avrà l’ok per lo sbarco dei 42 migranti, potrà essere contestato il reato alla comandante che ieri ha forzato il blocco. Carola Rackete rischia una sanzione che varia da 10.000 a 50.000 euro. A emettere le multe è il prefetto territorialmente competente, quindi, nel caso della Sea-Watch 3, quello di Agrigento.

Durante un’audizione al Senato il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi ha dichiarato stamani: “E’ una situazione dolorosa, è inutile nasconderselo. E’ una situazione che nessuno vorrebbe trovarsi davanti, rispetto alla quale però, vorrei ricordarlo ancora una volta, nei giorni scorsi dalla stessa nave sono stati fatti sbarcare nel nostro territorio le persone che avevano maggiormente bisogno di assistenza umanitaria. E questo è un punto fondamentale: non si può continuare a lasciare nelle mani dei trafficanti di esseri umani persone che hanno diritto a trovare rifugio in quanto fuggono situazioni difficili e persone che emigrano alla ricerca di un futuro migliore per motivi economici”.

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