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Scuole insicure, l’allarme dei presidi: “Rischi per otto milioni di studenti”

Gen 10, 2019

ROMA – L’Associazione nazionale presidi denuncia con una lettera ai ministri Bussetti e Salvini il problema della sicurezza nelle scuole, “una situazione non più rinviabile che riguarda l’incolumità di circa otto milioni di studenti, per lo più minori, e circa un milione di lavoratori”. “È un problema di estrema gravità – afferma il presidente Antonello Giannelli – una media di 44 crolli all’anno, una scuola su quattro con manutenzione inadeguata, oltre il 41% delle scuole si trova in zona sismica 1 e 2 e solo il 12,3% delle scuole presenti in queste aree risulta progettato o adeguato alla normativa tecnica di costruzione antisismica”.

“La metà delle scuole – scrive il presidente dell’Anp – non ha mai ricevuto dall’ente proprietario il certificato di idoneità statica, di collaudo statico, di agibilità e di prevenzione incendi. Gli impianti elettrici sono completamente a norma in meno di un’aula su quattro e soltanto nel 15% delle palestre e nel 9% delle mense. Nel 18% delle scuole a più piani, non sono presenti scale di sicurezza, né vi sono uscite di sicurezza sui corridoi”.

“È urgente – afferma ancora Giannelli – intervenire destinando agli Enti locali proprietari risorse economiche commisurate ai necessari interventi di messa in sicurezza degli edifici scolastici per adeguare il patrimonio edilizio scolastico alle normative vigenti. In assenza di un piano di interventi, la questione della sicurezza delle scuole si riduce ad un improduttivo rituale di controlli e sanzioni, gravoso soprattutto per i dirigenti delle scuole”.

I dirigenti scolastici sottolineano infine come continui ad essere ad essere emblematica la vicenda dell’adeguamento degli edifici scolastici alla normativa antincendio: decorso l’ennesimo termine per la messa a norma, il 31 dicembre 2018, resta solo l’obbligo per i dirigenti delle scuole di contenere il rischio “attraverso misure organizzative che non eliminano, però, le pesanti carenze strutturali e rischiano di produrre effetti solo temporanei e non risolutivi”, conclude l’Anp.

Una denuncia, quella sulle norme antincendio, che segue di poche ore quella lanciata ieri dall’Andis, la seconda associazione autonoma di dirigenti scolastici italiana, che attraverso il suo presidente ha inviato una lettera al ministero dell’Istruzione Marco Bussetti esprimendo la sua preoccupazione per la mancata proroga dei termini: “È del tutto evidente – l’appello del presidente Andis Paolino Marotta – il rischio per un dirigente scolastico di diventare il capro espiatorio di inadempienze riconducibili invece agli enti proprietari degli edifici”.

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