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SCUOLE CHIUSE IN TUTTA ITALIA PER CORONAVIRUS/ Fino al 15 marzo anche le Università – Il Sussidiario.net

Mar 4, 2020

Come dicevamo nel lancio precedente, il provvedimento di scuole chiuse fino a metà marzo verrà definito e stabilito solo nel pomeriggio/serata di oggi in modo che già da domani tutti gli istituti d’Italia – assieme alle Università – restino chiusi e serrati fino almeno al prossimo 15 marzo. Salvini, tra i primi a commentare dopo le parole della Ministra Azzolina, sottolinea la necessità di pensare ora ai genitori per evitare di bloccare un’intera nazione con i figli a casa e i nonni impossibilitati in molti a casi – proprio per le medesime misure anti-Coroanvirus – a prestare la consueta assistenza casalinga (e non tutti possono permettersi le baby sitter, ndr). Gli fa eco la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: «Sto lavorando a una misura da proporre al governo per aiutare i genitori che da domani si ritroveranno i figli a casa. Serve un sostegno che possa essere un allungamento del congedo parentale oppure un bonus baby sitter. Non possiamo lasciare soli mamme e papà, che devono andare a lavorare». A sostegno del Governo, non senza una punta di critica, anche il Governatore della Lombardia Attilio Fontana: «Finalmente da Roma a Milano tutti hanno preso consapevolezza di quella che è realmente la situazione. Le notizie secondo cui il Consiglio dei ministri ha deciso di chiudere le scuole fino a metà marzo confermano che la linea assunta da subito dalla Regione Lombardia era quella corretta, l’unica per fronteggiare davvero il diffondersi del virus. Ora più che mai bisogna remare tutti nella stessa direzione, senza polemiche per tutelare la salute dei cittadini». (agg. di Niccolò Magnani)

SCUOLE E UNIVERSITÀ CHIUSE FINO AL 15 MARZO

Tutte le scuole e le università d’Italia rimarranno chiuse fino al prossimo 15 marzo per contenere il più possibile il contagio da Coronavirus: è questa la decisione più importante che sarebbe emersa nella riunione ancora in corso a Palazzo Chigi tra il Premier Conte, il Comitato Scientifico, il Ministero della Salute e tutti gli altri Ministri. La Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, uscendo dalla riunione ha però frenato la decisione spiegando «per ora le scuole non sono state chiuse. Abbiano chiesto al Comitato un parere su cosa fare per i prossimi giorni per contenere al massimo il contagio da Coronavirus e una decisione in merito la prenderemo nelle prossime ore». Dunque per ora si può parlare di ipotesi alquanto probabile ma ancora effettiva: entro sera, al più tardi domani mattina in Consiglio dei Ministri, il Governo prenderà una decisione con un nuovo Decreto che se dovesse essere confermata prenderebbe l’intero territorio italiano e non solo le zone “rosse” e “gialle” come finora ottenuto con il Decreto Dpcm del 1 marzo scorso. (agg. di Niccolò Magnani)

GALLI “SCUOLE RIAPERTE PROSSIMA SETTIMANA? FANTASCIENZA”

Riaprire le scuole la prossima settimana è fantascienza. Lo ha spiegato senza troppi giri di parole il primario dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, docente dell’università Statale: “Riapertura attività per la prossima settimana? No, è fantascienza – le parole a 24 Mattino – Non credo che una situazione con queste caratteristiche si normalizzi al punto da tornare a breve alla normalità”. Galli ha aggiunto: “Mi auguro di sbagliarmi ma dovremo gestire questo virus per un periodo non cosi’ breve da poter far finta di niente a breve scadenza”. Intanto il governatore della regione Puglia, Michele Emiliano, ha invitato le famiglie a non mandare i figli a scuola, nonostante non vi sia un’ordinanza che vieti le lezioni: “Invito tutte le famiglie a non mandare a scuola i loro figli a tutela della loro salute perché non siete obbligati a farlo”. Il presidente pugliese ha aggiunto: “Didattica è meno importante della salute pubblica, non lo dico io ma la Costituzione italiana”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)

SCUOLE CHIUSE UN MESE PER CORONAVIRUS?

L’ipotesi della chiusura delle scuole italiane per un mese per via del Coronavirus raccoglie consensi anche in ambito politico. Clemente Mastella, in passato ministro del Lavoro e della Giustizia e oggi sindaco di Benevento, ha ufficializzato attraverso i social network di aver chiesto al presidente dei sindaci italiani di proporre al governo la chiusura delle scuole per trenta giorni e il rinvio delle elezioni a fine giugno. “La materia del Coronavirus è, con decreto, prerogativa del governo. È giusto così. È altrettanto giusto che la prevenzione si sposti anche nei luoghi del Sud dove la violenza del virus è ancora agli esordi. Altrimenti che prevenzione è?”, ha scritto su Facebook Mastella. Per poi aggiungere: “Ma se, come pare, si eviteranno, per un mese, convegni, congressi, manifestazioni sportive, affollamenti con distanza di un metro per i partecipanti, come si fa a non chiudere le scuole? Sono il concentrato di bambini, ragazzi, adulti, anziani. Se le scuole dovessero chiudere, si può utilizzare il mese di giugno per recuperare l’anno di didattica”. (aggiornamento di Alessandro Nidi)

SCUOLE CHIUSE UN MESE PER CORONAVIRUS? IL PREMIER CONTE NON ESCLUDE L’EVENTUALITÀ

Scuole chiuse per almeno un mese su tutto il territorio nazionale a causa del Coronavirus. È questa l’ipotesi che sta prendendo corpo nelle ultime ore dopo le valutazioni del comitato scientifico nominato dal premier Giuseppe Conte per cercare di tenere un’epidemia che preoccupa. Gli esperti sollecitano una stretta maggiore, visto che il Covid-19 sta avendo un andamento non lineare. Ma il presidente del Consiglio precisa, come riportato dal Corriere della Sera: «Non possiamo escludere in assoluto la chiusura totale, anche se non è stata ancora chiesta dagli scienziati». Il parere degli scienziati comunque è stato mandato al ministero della Salute, a cui serve il via libera del comitato esecutivo allargato. Poi sarà Palazzo Chigi a stabilire le restrizioni finali. Le nuove raccomandazioni saranno probabilmente contenute in nuovo Dpcm, che andrà a sostituire quello adottato lo scorso 1 marzo e in scadenza domenica prossima. La misura che dovrebbe prevedere anche la chiusura delle scuole in tutta Italia avrebbe valore per 30 giorni, ma andrà valutata ogni due settimane sulla base dell’andamento dell’epidemia.

SCUOLE CHIUSE PER CORONAVIRUS? LEZIONI ONLINE

Le scuole sono chiuse per il Coronavirus, ma la didattica non si ferma. Ci sono diverse piattaforme informatiche con cui gli insegnanti possono fare comunque lezione nonostante l’epidemia legata al Covid-19. La startup Schoolr, come riportato dall’Ansa, ne ha messo a disposizione, ad esempio, una per le lezioni online con l’aula virtuale. Grazie a questa piattaforma gli studenti possono collegarsi col tutor, da qualsiasi dispositivo e senza la necessità di scaricare applicazioni o programmi. Basta semplicemente accedere ad un link via web. Con questo sistema lo studente e il tutor possono interagire attraverso la webcam, condividere una lavagna virtuale per la scrittura a mano e una per la scrittura con tastiera (come word), un’altra invece fornita con un compilatore con tutti i linguaggi di programmazione per le lezioni di informatica. Tutte le lezioni possono inoltre essere registrate automaticamente dal sistema, così ogni studente può rivedere la propria lezione su qualsiasi dispositivo, anche scaricandola per fruirne offline.

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