AGI – “Vendetta per Ramy”. E’ la scritta, fatta con una vernice rossa, apparsa su una delle due porte d’accesso al Municipio I di Bari, in via Trevisani. Il riferimento è al 19enne morto il 24 novembre scorso a Milano, dopo essere caduto dal suo scooter che era inseguito dai carabinieri. Non è ancora chiaro quando la scritta sia stata realizzata: l’ingresso potrebbe essere stato imbrattato la scorsa notte, quando è stata anche lasciata una lettera, forse di rivendicazione, che è stata acquisita dagli investigatori. L’altra porta d’accesso è stata colpita da una bomba carta e le finestre sono state prese a martellate e imbrattate con vernice rossa.
“Quello che è accaduto alla sede del Municipio I è un episodio molto grave, da condannare fermamente – dice il sindaco di Bari, Vito Leccese – non esiste alcuna motivazione che possa giustificare un atto oltraggioso nei confronti di un’articolazione fondamentale del Comune, nella quale vengono erogati servizi essenziali ai cittadini, soprattutto quelli più fragili. La mia piena solidarietà va alla presidente di Municipio I, Annamaria Ferretti, ai consiglieri municipali e a tutti i dipendenti che ogni giorno lavorano al servizio della città. Durante gli orari di apertura degli uffici è sempre garantito il presidio della Polizia locale, che sarà intensificato negli orari di chiusura. Sono certo che le indagini in corso porteranno all’identificazione dei colpevoli”.
Sgomenta anche la presidente del Municipio I: “Mi ferisce sapere, dopo i primi accertamenti, che non si sarebbe trattato di un atto vandalico ma dimostrativo. Attendo fiduciosa l’esito delle indagini e, ovviamente, andrò avanti con il mio lavoro, insieme a tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione, affinché quella che in questi sei mesi è diventata a tutti gli effetti la ‘casa dei quartieri’ continui a tenere le porte aperte ai cittadini di tutte le nazionalità. Lo abbiamo peraltro confermato con azioni concrete supportando, ad esempio, i residenti del quartiere Libertà che hanno avviato un percorso partecipativo sui temi dell’integrazione e della non violenza. Sono fermamente convinta che il Municipio debba essere presidio di accoglienza, ascolto e confronto e su questa strada continueremo senza alcuna esitazione”.
Esprime forte preoccupazione, invece, il segretario nazionale del Nuovo Sindacato Carabinieri, Vincenzo Incampo: “Siamo in serio pericolo. E’ partita la caccia allo sbirro e prima che qualcuno di noi ci rimetta sul serio la pelle, urgono immediatamente protocolli operativi e regole di ingaggio per fronteggiare chi vuole vendicare la morte di Ramy. Carabinieri e poliziotti sono in pericolo. Penso soprattutto ai militari delle stazioni sprovvisti di mezzi blindati. Evitiamo che in questa caccia allo sbirro ci scappi il morto”.