Grossi e importanti cambiamenti si prospettano per la Ferrari, azienda soprattutto ma anche scuderia, in ottica 2021. È di oggi la notizia che Louis Camilleri, Amministratore Delegato del Cavallino, si dimette per ” motivi personali” con effetto immediato. Camilleri divenne numero uno a Maranello nel 2018, prendendo il posto del defunto Marchionne e facendo la sua prima uscita pubblica da “capo” Ferrari al GP F1 di Monza in quella estate (qui la nostra intervista nel box della Rossa).
Con il passaggio odierno, Camilleri chiude la sua posizione lasciando anche il Consiglio di amministrazione della Ferrari, dove era presente da oltre cinque anni, avendo vissuto tutta l’epoca post-Montezemolo, lo scorporamento da FCA e la quotazione in borsa al NYSE.
A questo punto il presidente John Elkann, che si è detto dispiaciuto e ringrazia Camilleri, assume la carica ad interim in attesa delle decisioni che porteranno alla scelta del nuovo capo di Maranello.
Oggi le quotazioni della Rossa in borsa segnano un -1,87% giornaliero, con tendenza annuale positiva di quasi il 20%, ma l’effetto dei cambiamenti per la media degli investitori privati potrebbe vedersi solo prossimamente. Visto che l’annuncio pubblico ha seguito le chiusure dei mercati e il toto-successori è più aperto che mai, senza un vero favorito o papabile ufficiosamente dichiarato. A livello finanziario, il quinquennio di presenza nel CdA per Camilleri ha visto comunque un trend positivo.