Alessandro Benetton si dimesso dal Consiglio di Amministrazione di Benetton Group di cui era stato presidente esecutivo fino al 2013. La notizia, anticipata dalla Tribuna di Treviso e confermata successivamente dall’azienda, era nell’aria da tempo. Le dimissioni, secondo quanto risulta all’Ansa, sarebbero state date da Alessandro gi un mese fa nel corso di un consiglio di amministrazione.
Nel prossimo Cda sar nominato il successore indicato dall’azionista Edizione(la holding della famiglia Benetton) e sar quasi certamente un esterno alla famiglia. All’interno dell’impero fondato dai quattro fratelli Benetton (Luciano, Gilberto, Carlo e Giuliana), Alessandro, figlio di Luciano, manterr le poltrone di consigliere nel cda di Edizione e nel cda di Autogrill.
All’origine della decisione dell’imprenditore cinquantenne, ci sarebbe la mancata condivisione sui progetti futuri dell’azienda di Ponzano Veneto.
Alessandro sarebbe infatti contrario alla ristrutturazione aziendale e favorevole a un rilancio del marchio storico di cui il padre era stata la mente creativa. un ulteriore colpo agli equilibri storici della famiglia gi messi a dura prova dopo la scissione in tre parti dell’azienda dividendola tra la parte industriale (Atlantia che controlla Autostrade per l’Italia e Aeroporti di Roma), quella immobiliare e il retail (con il Gruppo Benetton e Autogrill), tutte per facenti capo a Edizione srl interamente controllata dalla famiglia Benetton.
Alessandro, laurea a Boston in Business Administration e master ad Harvad, ha fondato una sua holding la 21 Investimenti, e, secondo alcuni non si troverebbe a condividere la stessa visione dello zio Gilberto (l’altro uomo dei conti, come lo stesso si definiva) sul futuro del gruppo.
In realt l’impero di Ponzano si sta avviando a una svolta epocale con un passaggio complesso verso una gestione sempre pi manageriale. Nel 2017 infatti a guidare la cassaforte di famiglia arriveranno Marco Patuano come amministratore delegato e Fabio Cerchiai, attuale numero uno di Atlantia, come presidente, prendendo il posto di Gilberto.
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