• 19 Aprile 2024 4:27

Corriere NET

Succede nel Mondo, accade qui!

Scontro fra treni, simulata la strage tra Andria e Corato: sui treni pm e investigatori

Apr 25, 2017

TRANI – Non una simulazione, piuttosto una ‘sorta di esperimento giudiziale’ per verificare quali sono i meccanismi del traffico ferroviario, cosa avviene cioè nella cosiddetta fase dinamica, lo scambio di informazioni e di documenti tra il personale viaggiante e quello in stazione, se sono efficaci le dotazioni di sicurezza montate sui treni. E’ avvenuto sulla tratta a binario unico tra Andria e Corato di Ferrotramviaria, disposto dai magistrati del pool della procura di Trani che indagano sulla strage del 12 luglio quando nello scontro tra due treni trovarono la morte 23 persone.

Attraverso questa prova i consulenti dovranno ricostruire in tempi brevi (forse addirittura nel giro di un mese) la scena esatta dell’incidente in tre dimensioni e fare anche delle valutazioni in merito ad un eventuale dissequestro della tratta (adesso utilizzata solo dai tecnici per le operazioni di raddoppio del binario tra Corato e Ruvo di Puglia). Nel corso della mattinata due treni, uno proveniente da Andria e l’altro da Corato, sono stati fatti fermare a meno di due chilometri dal punto di impatto e poi tornare indietro, a bordo c’erano i tecnici di Ferrotramviaria oltre ai periti.

Nell’inchiesta sono 14 le persone indagate. Tra questi, oltre all’unico capotreno sopravvissuto e ai due capistazione in servizio quella mattina, vertici e funzionari della Ferrotramviaria, la società che gestisce la linea in cncessione. Alle ipotesi di disastro ferroviario, omicidio colposo plurimo e lesioni personali colpose plurime, si è aggiunta quella di rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro a carico di alcuni dipendenti e dirigenti della società.

Nell’ambito delle indagini sono state disposte già alcune perizie sugli apparati tecnologici (l’estrazione dei dati dalle scatole nere e dai dispositivi sequestrati, computer e telefonini), alcune delle quali eseguite nella forma dell’incidente probatorio. Per l’accusa il sistema del blocco telefonico, in base al quale i capistazione si scambiano dispacci per segnalare la partenza e

l’arrivo dei treni, era obsoleto e insicuro.

All’indomani della strage furono imposti limiti di velocitàe diverse misure per attenuare il pericolo di altri errori umani come quello commesso dal capostazione di Andria che quel giorno avrebbe fatto partire il treno senza attendere l’arrivo di quello da Corato. Per effettuare il test, Ferrotramviaria spa ha interrotto il traffico su tutta la linea dalle 18 del 24 aprile fino alle 4.45 del 26.

Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. Guarda la Policy

The cookie settings on this website are set to "allow cookies" to give you the best browsing experience possible. If you continue to use this website without changing your cookie settings or you click "Accept" below then you are consenting to this.

Close