AGI – “Per evitare agli italiani l’ennesimo venerdì di caos ho deciso di intervenire direttamente riducendo a 4 ore lo sciopero indetto da alcuni sindacati per venerdì. Landini dice che sto limitando il diritto di sciopero? In 2 anni e poco più di governo 949 scioperi effettuati in Italia. Quindi il diritto allo sciopero sì ma anche il diritto al lavoro per la stragrande maggioranza degli italiani è l’impegno che mi sono preso”. Lo afferma il ministro delle Infrastrutture e Trasporti Matteo Salvini.
Le reazioni alla decisione del ministro dei Trasporti non si sono fatte attendere. “Matteo Salvini non governa, provoca. Vuole lo scontro, usa il suo potere per far alzare la temperatura: la precettazione non ha nulla a che vedere con l’interesse collettivo e si profila come una arbitraria violazione del diritto di sciopero”. Lo ha detto Franco Mari, capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra nella commissione Lavoro della Camera.
“L’ennesima precettazione di uno sciopero dei trasporti da parte di Salvini è solo il tentativo maldestro di scaricare sui lavoratori il caos terrificante in cui versa il settore. Un caos che ha come causa scatenante un ministro che andrebbe precettato lui, visto che di fronte ai problemi se la dà sempre a gambe levate senza mai fornire una soluzione. Gli utenti di treni e tpl sanno benissimo che l’odissea è ormai una costante settimanale, per nulla limitata alle giornate di sciopero. Il quale, fino a prova contraria, è un diritto che la Costituzione sancisce”. Così, in una nota, i parlamentari M5s delle commissioni Trasporti di Senato e Camera, Gabriella Di Girolamo, Elena Sironi, Luigi Nave, Antonino Iaria, Luciano Cantone, Roberto Traversi e Giorgio Fede.
Cgil: “Valuteremo il ricorso al Tar”
“Prendiamo atto che in questo tentativo di conciliazione il ministro non era evidentemente interessato a conoscere le motivazioni tecniche e normative, le motivazioni sul perché abbiamo ritenuto di confermare lo sciopero generale. Attenderemo gli atti, li valuteremo e poi la necessità sarà quella ovviamente di impugnarli e di procedere nella direzione che già purtroppo abbiamo avuto modo di riscontrare in precedenti scioperi generali. La riteniamo una lesione importante dello sciopero, si potevano trovare altre modalità di confronto, evidentemente non si ha interesse a farlo”. Lo ha detto la segreteria nazionale della Cgil Maria Grazia Gabrielli al termine della riunione al Mit nel corso della quale il vice premier Matteo Salvini ha annunciato la precettazione dello sciopero di venerdì.
“Ricorso al Tar? Valuteremo in virtù di come sarà argomentata la precettazione – ha aggiunto, non escludiamo neanche di approfondire tutte le vie necessarie alla tutela in primis dello sciopero generale e dei lavoratori a cui viene leso questo diritto”.