• 30 Gennaio 2025 20:24

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Sciopero del 31 gennaio a Milano, stop per metro e autobus

Gen 30, 2025

Il capoluogo meneghino rappresenta il cuore pulsante dell’economia nostrana. Ogni giorno decine di migliaia di persone si muovono tra le linee delle metropolitane e sugli autobus per raggiungere il posto di lavoro. Non è la prima volta che si registrano delle agitazioni e a fermarsi sarà il personale della compagnia Movibus.

La Movibus è un’azienda di trasporto pubblico dell’Alto Milanese e del magentino che gestisce ben 24 linee. Creata il 1º luglio 2008 dall’aggregazione dei servizi e delle risorse gestite in precedenza singolarmente da STIE, ATM e ATINOM è diventata un punto di riferimento, dopo aver ottenuto l’appalto del trasporto pubblico indetto dalla Provincia di Milano. Opera in 56 comuni nell’area nord-ovest della provincia e ha sede con deposito a San Vittore Olona. Gli altri depositi si trovano, invece, a Busto Garolfo, Pero e Magenta e fa parte del gruppo Zoncada insieme a STIE e ad altre aziende, con cui condivide i depositi di Pero e San Vittore Olona.

Lo sciopero indetto a Milano

Quasi la totalità delle 24 linee fanno capolinea a Milano. Movibus, difatti, rientra nello STIBM in cui è possibile sfruttare un unico biglietto comprensivo di tariffa interurbana più quella urbana del capoluogo della Lombardia. I colleghi di Milanotoday hanno annunciato che venerdì 31 gennaio si terrà uno sciopero di 24 ore. La protesta, confermata dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stata proclamata dal sindacato USB Lavoro Privato.

Movibus, servendo un’ampia rete di circa 900 fermate, garantisce collegamenti nevralgici nelle diverse stazioni ferroviarie dell’area milanese, tra cui Magenta, Legnano, Parabiago, Rho e Castano Primo, oltre a quattro fermate della metropolitana di Milano (M1 e M2) come Rho Fiera, Molino Dorino e Cadorna. Il servizio di trasporti, infatti, copre 41 Comuni situati tra il Ticino e l’autostrada dei Laghi, tra cui Legnano, Rho, Parabiago e Magenta. Il bacino di utenza si attesta sui 500.000 abitanti, esclusa Milano, che usufruisce dei sistemi. La decisione di incrociare le braccia per 24 ore rischia di creare grandi difficoltà a pendolari, studenti e lavoratori che quotidianamente si spostano con i mezzi. Già a fine 2024 si sono create tensioni a causa degli scioperi.

Non si placano le proteste

A febbraio sono previsti nuovi scioperi, sempre del settore dei trasporti. Ci saranno due blocchi che coinvolgeranno il capoluogo meneghino: uno lo farà Trenord e l’altro i mezzi ATM, quindi metro, bus e tram. I lavoratori dei treni regionali si dovrebbero fermare per 23 ore mercoledì 5 febbraio. La protesta verrà portata avanti dal sindacato Osr Orsa Ferrovie. Il personale di ATM, rappresentati dal Al Cobas, manifesteranno il giorno di San Valentino, venerdì 14 febbraio.

Sarà un mese nero in diverse città d’Italia. Le proteste continueranno il 9 febbraio, in base a quanto stabilito da Osp Cub Trasporti del personale di AMAT a Palermo. Non lavoreranno per una intera giornata, con il rischio di creare grandi disagi per tutti coloro che viaggeranno in città. Osp Cobas Lavoro Privato ha indetto due scioperi territoriali di 24 ore il 14 febbraio a Firenze: lo sciopero del personale di GEST, che lavora nel trasporto tramviario della città e lo sciopero del personale di Autolinee Toscane, società di Tpl della Regione. Vi consigliamo di rimanere aggiornati per non trovarvi spiazzati.

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