AGI – “Altissime adesioni fino al 100% allo sciopero nazionale delle lavoratrici e dei lavoratori dell’handling aeroportuale con centinaia di voli cancellati in tutta Italia”. A riferirlo unitariamente Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti e Ugl Trasporto Aereo sulla protesta indetta “per il rinnovo del contratto nazionale, sezione Assohandlers, scaduto da oltre sei anni”. “Quella di oggi – spiegano le organizzazioni sindacali – è una mobilitazione legittima praticata nel rispetto delle norme sul diritto di sciopero che sono tra le più restrittive d’Europa”.
Negli aeroporti di Milano Linate e Malpensa sono stati 150 i voli cancellati. Non ci sono stati particolare disagi, segnala la Sea, poiché i passeggeri erano stati avvertiti per tempo dalle compagnie aree, e alle 18 lo sciopero è terminato e l’operatività è tornata regolare. Situazione analoga a Roma con l’aeroporto di Fiumicino costretto a cancellare 220 voli. La situazione dei terminal T1 e T3 dell’aeroporto Leonardo Da Vinci di Roma vede le operazioni di check-in svolgersi regolarmente. Essendo concluso lo sciopero alle 18, la situazione è tornata ordinaria. Nella giornata di oggi, comunque, non si sono registrate code o particolari disagi nell’aeroporto romano
“L’andamento degli scioperi di oggi nell’handling aeroportuale e tra i piloti di Ryanair, che hanno registrato un’altissima adesione, è la dimostrazione di quanto siano pressanti e urgenti le questioni che ormai da troppo tempo poniamo alle aziende”. Lo affermano il segretario generale Claudio Tarlazzi e il segretario nazionale Ivan Viglietti della Uiltrasporti. “Un contratto che attende di essere rinnovato da 7 anni e che lascia gli oltre 11 mila lavoratori dell’handling con stipendi assolutamente inadeguati alla situazione economica attuale da una parte; accordi contrattuali stipulati da Ryanair con sigle sindacali non maggiormente rappresentative e che risultano essere assolutamente inadeguati e poco rispettosi della professionalità del personale navigante dall’altra. Questioni importanti – concludono i due segretari – che non possono essere rimandate ancora, per questo ci auguriamo che le aziende decidano finalmente di iniziare un costruttivo e concreto confronto che porti alla soluzione di tutte queste problematiche. In caso contrario non potremo fare altro che portare avanti ancora le nostre rivendicazioni con nuove azioni di protesta”.