È morta a Sassari nel giro di poche ore dal suo arrivo in ospedale per una meningite. La vittima è una ragazza di 24 anni, originaria di un paese della provincia – Anela – che viveva in città. La giovane era stata ricoverata d’urgenza nel primo pomeriggio di ieri nel reparto di Rianimazione del Santissima Annunziata (Azienda ospedaliera universitaria). Era arrivata a bordo di un’ambulanza del 118, i soccorsi erano stati allertati da conoscenti per uno stato di malessere non specificato e improvviso. Per entrare in casa si è reso necessario anche l’intervento di una squadra dei vigili del fuoco: hanno aperto la porta chiusa dall’interno per permettere l’accesso ai sanitari. Quindi il trasporto e il ricovero finito però con la morte della ragazza.
Ceppo diverso dai precedenti, prevenibile con il vaccino
Ora è arrivata anche la diagnosi definitiva confermata dalla struttura di Direzione di igiene e controllo delle infezioni ospedaliere. A uccidere la ragazza è stata una meningite da meningococco sierogruppo C. Le prime analisi erano state fatte durante la notte dalla struttura di Microbiologia. In particolare si tratta di un caso diverso rispetto ai precedenti registrati anche la scorsa primavera (ceppo Y). “Le diagnosi – ribadisce il professore Paolo Castiglia, direttore della struttura di Direzione di igiene e controllo delle infezioni ospedaliere dell’Aou – hanno confermato che si tratta di un caso di meningococco di sierogruppo C, diverso da quelli registrati in precedenza nel nostro territorio”. E aggiunge: “Si tratta di un microrganismo che è prevenibile con le vaccinazioni che vengono normalmente offerte dal servizio di Igiene pubblica dell’Ats Sardegna sia nell’infanzia che nell’adolescenza, oltreché nei soggetti a rischio. Questo caso rientra nella casistica degli eventi che ci si deve aspettare e non ci sono motivi per un allarme”. Da inizio anno in Sardegna ci sono stati quattro casi, tre nel Sassarese di cui un altro mortale (un altro giovane di 20 anni).
Profilassi d’obbligo
Già da questa mattina è stata avviata un’indagine epidemiologica: sono stati identificati i contatti della ragazza con parenti, amici, operatori sanitari e di soccorso. Nonché si è cercato di tracciare i suoi ultimi spostamenti, a partire da quelli recenti. A tutti – rende noto l’Ats (Azienda tutela della salute – Sassari) è stata somministrata la profilassi da completare in massimo 72 ore. Poi si avvierà una campagna di vaccinazione nei confronti delle stesse persone individuate come contatti e, eventualmente, la profilassi vaccinale sarà estesa a un bacino più ampio.