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Sassari, due giovani “aggrediti in un bar per un bacio gay”

Set 30, 2019

Una coppia omosessuale ha denunciato di essere stata aggredita e minacciata di morte in un locale della movida sassarese in cui, sabato, trascorreva la serata. Scondo l’associazione Mos (Movimento omosessuale sardo) l’aggressione è avvenuta per omofobia. Il titolare dell’esercizio, però, fornisce una diversa versione dei fatti, annunciando che darà mandato al suo legale “di denunciare per diffamazione i responsabili”.

Simone Sanna, attivista del Mos, stava trascorrendo la serata con il compagno in un locale di via Roma, nella città sarda. Mentre i due si parlavano e scambiavano un bacio d’affetto, un ragazzo si è avvicinato intimandogli di andarsene: “Andate fuori a fare queste cose che alla mia ragazza fate schifo”. Per poi aggiungere, sostenuto anche da un amico: “Io non ho niente contro i froci ma dovete andarvene altrimenti vi taglio la gola”, lanciando il drink contro il compagno di Simone. I due ragazzi si sono rivolti al personale del locale, al gestore, e agli uomini della sicurezza che hanno invitato i due a lasciar perdere: “Fregatevene, cosa ci vuoi fare”.

Per il Mos “è inaccettabile che in un locale considerato friendly e dove circa il 60% della clientela è Lgbt (lesbiche, gay, bisessuali, transgender), siano giustificati atteggiamenti omofobici e si permetta a qualcuno di minacciare di morte altri clienti solo perché non nascondono la propria omosessualità”. I ragazzi puntano il dito anche contro il gestore del locale, che sarebbe stato accondiscendente verso l’aggressore: “Ci ha detto che bisogna avere rispetto dell’altra gente – hanno raccontato – “e ha aggiunto: io sono del parere che queste cose davanti a gente che non conosci non si fanno”.

Secondo il gestore, Marcello Mannu, i due sono stati “ripresi” per le loro “effusioni fin troppo spinte in mezzo alla pista da ballo. Diversi altri avventori erano giustamente infastiditi e uno di questi li ha ripresi, forse in maniera pesante, ma sicuramente senza una reale intenzione di far loro del male”. Nel locale erano presenti anche coppie eterosessuali.

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