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Sanremo, ciclone Virgina Raffaele. «La donna è mobile» con James Taylor

Feb 9, 2018

Sorpresa doveva esserci, sorpresa c’ stata. Una sopresa di nome Virginia Raffaele: l’attrice torna sul palco di Sanremo che l’ha gi vista mattatrice in due edizioni, spuntando dalla platea per interrompere Claudio Baglioni che si accingeva a eseguire una sua canzone al piano.

Il suo un omaggio al direttore artistico sex symbol che fa impazzire le signore: Quest’anno ci sono pi milf all’Ariston che alle terme di Saturnia. Il cantautore stato il primo emo della storia e ora ancora pi bello, come il vino, ogni anno che passa invecchi. Il Claudio nazionale rappresenta la storia del Novecento, sembra lo zio di Gianluca Vacchi e ha portato al festival la sua prima fidanzatina, quella che balla con Lo Stato Sociale. Virginia Raffaele mette in mezzo il direttore artistico di Sanremo nel suo intervento al festival. Imita Michelle Hunziker e Ornella Vanoni (Ho visto Gino dietro le quinte, abbiamo fatto l’amore io e Gino), poi contagia Baglioni che la imita a sua volta facendo la parodia di Belen Rodriguez che ancheggia vistosamente.

Ho preso il biglietto a luglio perch costano meno, ho pensato: cos me lo vedo tranquilla vicino al direttore generale, mi addormento tra le braccia di Orfeo, scherza la Raffaele, elegante in lungo nero con i ricami color argento. Poi soffia sul ciuffo di Baglioni, per spettinarlo un po’, e ironizza sulla sua et. Sai che hai di bello? Sei giovanile, sar l’esperienza, la sicurezza, ma come scendi le scale da solo! Lo sapevo che era giusto farti fare Sanremo: il mare ti fa bene alle ossa, hai ripreso vita, stai bene. E ancora: Sei bello, sei sempre stato bello, ve lo ricordate una volta, con quei capelli da Oprah Winfrey? Ho visto tutte le tue cose sulle Teche Rai, eri cos moro e intenso, smunto, bianco, sei stato il primo emo della storia. Ora sei ancora pi bello, sei come il vino, ogni anno che passa invecchi. Lasciati fare i complimenti. Certo, ora c’ Favino, bello e bravo, ma vogliamo mettere? Qui abbiamo la storia del Novecento. L’attrice ironizza anche sulla formula del festival: Tutti ti stanno omaggiando: la Rai ti ha dato il festival, Mediaset la badante svizzera, bravissima, e imita Michelle: Siete

meravigliosi, fantastici, Tomaso mi manca, sono 20 minuti che non lo vedo. Questo Sanremo piace anche ai politici, sai che ce n’ uno in platea? Finalmente venuto, dopo tre anni che conduceva un uomo di colore, dice alludendo a Matteo Salvini e a Carlo Conti. Ci sono gli omaggi agli artisti di un tempo, Endrigo, Bacalov, Battisti, Baglioni… Non vedo l’ora di vedere Mina, ho visto gi Red Canzian che sembrava vero, evviva il Sanremo della musica di Claudio Baglioni. Il finale, esplosivo, il duetto swing sulle note di Canto (anche se sono stonato).

Il duetto coi Negramaro su Poster

Pochi minuti pi tardi irrompono sul palco i Negroamaro. Dopo aver proposto Mentre tutto scorre e La prima volta, il front leader Giuliano Sangiorgi paga pure lui tributo al direttore artistico del Festival duettando con lui sulle note di Poster, con un arrangiamento rivisitato per l’occasione. Sono nato con i 45 giri, c’era Questo piccolo grande amore e mia madre e mio padre si innamorarono cos, racconta Sangiorgi. Mi sono accorto che ho amato la musica per colpa di Baglioni. Mio padre, che non c’ pi, suonava il piano, poche volte, ma quando lo faceva suonava una canzone tua. Poi invita al prossimo Baglioni che risponde: Prometto. E alla fine standing ovation.

James Taylor, la donna mobile

L’ospite pi atteso, uno tra i pochissimi internazionali di questa edizione, comunque apparso intorno alle 23.30. Il folksinger americano James Taylor, chitarra acustica in braccio, si prodotto in un ri-arrangiamento del tema de La donna mobile, dal Rigoletto di Giuseppe Verdi. Qualche ricordo della sua giovinezza e di Sanremo (Quando ero a Londra per realizzare il mio album d’esordio con la Apple qui in Italia c’era Sanremo, gi era grande), quindi esegue la hit Fire and rain e, raggiunto da Giorgia sul palco, si produce in un suggestivo duetto per You’ve got a friend di Carol King, di sicuro tra i momenti pi alti di questa edizione.

A mezzanotte gli omaggi convergono sulla storia della canzone italiana. Baglioni viene raggiunto sul palco dal pianista Danilo Rea e da Gino Paoli, per eseguire insieme La canzone dell’amore perduto di Fabrizio De Andr e Il nostro concerto di Umberto Bindi, quindi Una lunga storia d’amore dello stesso Paoli.

L’esordio live

La terza puntata del Sanremo di Claudio Baglioni si aperta con il cantautore romano che, chitarra elettrica in braccio e giacca coreana nera sbottonata su camicia bianca, corre sul palco dell’Ariston eseguendo Via con l’orchestra della Rai a sostegno. Pubblico in piedi, atmosfera degna dei suoi concerti e il dittatore artistico dichiara aperta la terza serata del festival di Sanremo. Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino possono cos introdurre la seconda tranche del concorso delle Nuove proposte. Che si conclude con queste gerarchie, determinate dalla giuria demoscopica: primo Mudimbi (Il Mago), secondo Ultimo (Il ballo delle incertezze) terza Eva (Cosa ti salver), quarto Leonardo Monteiro (Bianca).

La graduatoria dei Campioni

Il concorso dei Campioni si apre con l’esibizione di Giovanni Caccamo, alle prese con la ballad minimale Eterno e soprattutto con lo Stato Sociale del tormentone Una vita in vacanza con l’ormai popolarissima vecchia che balla che sta all’edizione 2018 di Sanremo come la scimmia nuda di Gabbani stava a quella del 2017. Ovazione dell’Ariston. Quindi toccher a Luca Barbarossa con la popolaresca Passame er sale. e a Enzo Avitabile e Peppe Servillo con Il coraggio di ogni giorno. La proposta di Max Gazz, La leggenda di Cristalda e Pizzomunno, si conferma tra le pi ambiziose e originali di questa edizione. Non si pu dire lo stesso della reunion poohista Roby Facchinetti-Riccardo Fogli (Il segreto del tempo). Riecco anche l’accoppiata Ermal Meta-Fabrizio Moro con la canzone Non mi avete fatto niente, caso di Sanremo 2018. Noemi (Non smettere mai di cercarmi) nell’inchino al pubblico si produce nell’antica arte della scollatura galeotta che a Sanremo rese celebre Patsy Kensit. Trascinante il pop percussivo di The Kolors che si ispirano alla grande Frida. Chiude il parterre Mario Biondi con la sofisticata ballad pianistica Riverderti.

A fine serata stata diffusa l’ormai tradizionale graduatoria per fasce di gradimento dei dieci cantanti che si sono esibiti, ieri espressione della sala stampa. In fascia blu, quella alta, Max Gazz, Lo Stato Sociale, Meta e Moro. In gialla, quella intermedia, The Kolors, Luca Barbarossa, Avitabile e Servillo. In rossa, quella bassa, Facchinetti & Fogli, Mario Biondi, Giovanni Caccamo e Noemi.

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