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Sanificazione, business in crescita di almeno il 50% nel 2020

Apr 27, 2020

ServizioServizioContenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili.Scopri di piùin controtendenza

Il valore della produzione di settore si attestava sui 12 miliardi. Con il coronavirus potrebbe addirittura raddoppiare. Ma si alzano anche i costi produttivi

di Francesco Prisco

27 aprile 2020


Sanificazione straordinaria a Milano, puliti 2.500 km di strade

3′ di lettura

Prima c’era chi la viveva come un optional, in alcuni casi addirittura come un fastidio. Se la facevi, era proprio perché dovevi. Adesso la fai e basta. E sai anche cosa «compri» dal fornitore. Tra prima e adesso c’è l’esplosione dell’emergenza coronavirusche ha ribaltato le abitudini di tutti, mettendo in crisi la gran parte dei settori produttivi. Con l’eccezione di un’attività dalla quale, fino al 21 febbraio, si pretendeva il massimo risultato con i minimo sforzo economico e adesso si scopre centrale: la sanificazione.

Un settore da 12 miliardi

Tu chiamale, se vuoi, pulizie. Ma è bene tener presente che stiamo parlando di un settore che conta su un valore della produzione di oltre 12 miliardi, riunisce 4.600 aziende per oltre 322mila dipendenti. Un settore per forza di cose in controtendenza che, anzi, con l’emergenza coronavirus si trova a beneficiare di un incremento esponenziale della domanda.

Il «glossario» riscritto dal virus

«C’è di più», sottolinea Carmine Esposito, presidente di Fnip Confcommercio, l’associazione di categoria che riunisce le imprese del comparto. «L’emergenza sanitaria sta riscrivendo il glossario delle imprese clienti che, fino a febbraio scorso, nella maggior parte dei casi ti chiamavano perché dovevano e neanche ponevano troppa attenzione alla qualità del servizio che erogavi. Adesso c’è grande consapevolezza dell’importanza delle operazioni di sanificazione: ti chiedono che prodotti usi, che standard di sicurezza sei in grado di garantire».

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Tra pubblico e privato

Per capire come funziona il business della sanificazione, tocca distinguere tra due macro-aree di clienti: pubblico e privato. «Il pubblico – continua Esposito – è innanzitutto ospedaliero. Fino all’emergenza, nelle aree a basso e medio rischio, qui praticavamo due interventi giornalieri, in quelle ad alto rischio si saliva a quattro interventi giornalieri alla presenza costante di un operatore in loco». Diverso il discorso nel privato. «Prima – spiega Esposito – un’azienda privata particolarmente sensibile poteva richiedere uno/due interventi al mese. Ovviamente l’attenzione cambiava in base al settore di appartenenza: per forza di cose nelle imprese alimentari, chimiche e farmaceutiche c’è sempre stata più sensibilità».

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