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Samsung Galaxy Note 7, la tragedia continua: un’altra esplosione, il richiamo costerà miliardi – International Business Times Italia

Set 12, 2016

Definire il lancio del Galaxy Note 7 un disastro sarebbe un eufemismo. I casi di esplosione di alcune batterie difettose hanno senza dubbio danneggiato l’immagine del dispositivo Samsung fino al punto che, ad oggi, è difficile quantificare quale sarà l’impatto sulle vendite.

L’ultimo caso riportato proviene da Brooklyn, New York, dove un bambino di sei anni è stato ferito a causa dell’esplosione di un Galaxy Note 7 su cui stava guardando alcuni video, secondo la testimonianza della madre. Il giovane non ha subito ferite particolari ed è subito stato rimandato a casa.

Stando a quanto riferito da Samsung, i casi accertati entro l’1 settembre sono stati 35, di cui la maggior parte negli Stati Uniti e in Corea. Una percentuale, insomma, estremamente bassa di dispositivi rispetto a quelli spediti in tutto il mondo, ossia centinaia di migliaia (il lancio ufficiale in alcuni mercati, tra cui l’Italia, è stato rinviato). Bisogna però considerare tutti i dispositivi a rischio difetto che ancora non hanno riscontrato problemi e che fanno parte del ritiro mondiale che l’azienda ha pianificato per sostituire gli smartphone difettosi. Sono stati venduti 2,5 milioni di Galaxy Note 7 e gran parte di essi, il 70% include batterie difettose, devono essere sostituiti.

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Nel frattempo, invece, il primo colpo Samsung lo ha già subito: ha perso più di 14 miliardi di dollari in valore finanziario. La paura degli azionisti, inoltre, è che l’influenza negativa di questi episodi possa proseguire lungo tutto il ciclo vitale di Galaxy Note 7 minando in maniera importante la prestazione commerciale.

Samsung Galaxy Note 7È ancora difficile stabilire quale sarà l’impatto sulle vendite totali. Almeno 2,5 milioni le unità che dovranno essere richiamate REUTERS/Kim Hong-Ji

Oltre al danno la beffa: Samsung aveva anticipato Apple presentando e commercializzando in alcune parti del mondo Galaxy Note 7 ad agosto, ma la necessità di dover provvedere a questi incidenti ha 1) posticipato il lancio su diversi mercati di alcune settimane, che di fatto significa che iPhone 7 e 7 Plus arriveranno prima del phablet coreano; 2) causato un notevole danno di immagine, che potrebbe avere effetti sul lungo termine per il marchio e la linea Note; 3) ridurrà i profitti di questo trimestre e annuali poiché Samsung dovrà innanzitutto investire molto nel marketing per far dimenticare questa storia ai consumatori e perché ha aggiunto una spesa imprevista stimata attorno ai 5 miliardi di dollari per il richiamo internazionale.

La posizione ufficiale di Samsung è rigida: non usare il Galaxy Note 7; spegnerlo, non ricaricarlo e semmai sostituirlo con un altro smartphone. Per evitare di perdere completamente l’utente, la società offre la possibilità di ricevere in cambio un Galaxy S7 o S7 edge: “La nostra priorità è la sicurezza dei nostri consumatori. Chiediamo agli utenti di spegnere il proprio Galaxy Note 7 e scambiarlo al più presto possibile” il commento del presidente della divisione Mobile, DJ Koh. “Stiamo spedendo dispositivi sostitutivi così che possano essere offerti attraverso il programma di scambio il più comodamente possibile e in accordo con le regole vigenti”.

La Federal Aviation Administration (FAA), vale a dire l’agenzia responsabile dell’aviazione civile negli Stati Uniti, “consiglia fortemente” di “non accendere o caricare questi dispositivi a bordo dell’aereo e di non stivarli in alcun bagaglio”; insomma, niente Galaxy Note 7 sugli aerei statunitensi.

Un grave errore durante il processo di produzione, “raro” secondo Samsung, che ha minato uno dei due principali lanci di Samsung Mobile del 2016. Dopo un paio di trimestri in ascesa, l’azienda rischia ora di vedere sfumare il successo di Galaxy Note 7 e di dover, quindi, assorbire una sconfitta importante sia sul piano commerciale, per le mancate vendite e la necessità di richiamare molti dispositivi, che su quello dell’immagine. E quest’ultimo è sicuramente il colpo che sarà più difficile da risanare.

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