Due mesi di guai
Il phablet uscito il 19 agosto in dieci Paesi. Il 2 settembre – giorno fissato per l’apertura globale alle vendite – la societ coreana ha annunciato il richiamo globale dei dispositivi gi in commercio. Il problema la batteria: se messa in carica, pu prendere fuoco ed esplodere. Sono 35 i casi accertati su 2,5 milioni di modelli distribuiti. Tutti da recuperare e sostituire con modelli dichiarati sicuri. E se le compagnie aeree internazionali hanno vietato l’utilizzo a bordo del Note 7 – la prima volta in cui si dichiara pericoloso uno specifico modello – gli incidenti non si fermano: i nuovi dispositivi emettono fumo e diventano incandescenti, proprio come quelli che hanno rimpiazzato. Succede su un volo appena prima del decollo, ma anche in altri sette casi: quattro negli Stati Uniti, incluso un uomo del Kentucky che finito all’ospedale per le inalazioni di fumo provenienti dal Note 7; uno a Taiwan e due in Corea del Sud. L’americana At&t e la tedesca T-Mobile si rifiutano di continuare a proporre ai propri clienti il maxi smartphone. I coreani dichiarano di voler aggiustare i volumi di produzione per migliorare il controllo di qualit e permettere indagini approfondite. Non basta: poche ore dopo arriva la resa.La prima volta – spiega l’analista di Hmc Investment, Greg Roh – poteva trattarsi di un errore, ma poich il difetto si ripresentato sullo stesso modello, il risultato stato una perdita di fiducia da parte dei consumatori.