#Galaxy Note 7, dopo aver causato enormi danni sia di immagine che economici (previsioni di perdite fino a 3,1 miliardi per i prossimi tre mesi) alla casa sudcoreana #samsung, verrà tolto completamente dal mercato e ritirato dai negozi di elettronica e tecnologia di tutto il mondo. Gli sfortunati acquirenti statunitensi potranno richiedere, oltre al rimborso, anche un piccolo incentivo.
Un problema troppo grande
Samsung Electronics, colosso mondiale della produzione di #smartphone, tablet, televisori, lavatrici e tanti altri prodotti, sta attraversando negli ultimi mesi uno dei periodi più bui della sua storia. Tutto questo si è verificato a causa del progetto “Galaxy Note 7”, che avrebbe dovuto rappresentare uno dei punti forti del marketing della società, rivelatosi però fallimentare negli aspetti tecnici.
Da qualche tempo, infatti, girano video, foto e notizie riguardanti un malfunzionamento tecnico che provoca una vera e propria esplosione della batteria al litio del dispositivo, causata soprattutto dalla grande quantità di energia richiesta dallo smartphone e dall’energia che viene erogata durante il processo di ricarica. Tante proteste, denunce, domande di rimborso e restituzioni che hanno bloccato le vendite, lasciando in deposito migliaia e migliaia di prodotti che non verranno mai più messi in commercio. Nonostante l’identificazione del problema, i tecnici Samsung, dopo aver ritirato dal mercato la prima versione e averla ricontrollata, hanno riscontrato lo stesso difetto anche nella seconda versione e, di conseguenza, ci si è resi conto che non era possibile rendere sicuro il device.
Arriva l’incentivo
Ebbene, dopo tutte queste controversie tecniche, pare che il colosso Samsung sia prossimo ad offrire un vero e proprio incentivo economico ai clienti statunitensi, per dissuaderli dal cambiare marchio, provando così a tamponare le ingenti perdite. L’incentivo in questione prevede, oltre al rimborso per chi ha acquistato Galaxy Note 7, lo smartphone “esplosivo”, anche l’aggiunta della somma di 100 dollari per chi riporta il suddetto prodotto in negozio ed acquista, in sostituzione, un altro modello della serie Galaxy.
Invece, se al posto del Note 7 si preferisce acquistare – almeno in USA – un telefono di un’altra azienda, allora l’incentivo scenderà a 25 dollari. Perché è stata presa questa decisione? Il motivo è semplice: l’azienda sudcoreana si è resa conto di non essere in grado di risolvere il problema riguardante la batteria del suo ultimo phablet, così, oltre ad averlo già ritirato dal mercato, cerca di sollecitare i clienti a restituire il device difettoso per cancellare una volta per tutte dalla sua storia questa incresciosa vicenda.