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Salvini, prima le contestazioni poi il proclama dalla spiaggia pugliese: “Politici alzino il culo, a Ferragosto si lavora”

Ago 9, 2019

“Sento strane assonanze fra Renzi e Di Maio. La via maestra è dare la voce al popolo italiano. Prima si vota e meglio è”. Arriva in ritardo Matteo Salvini a Mola di Bari per l’ultima tappa pugliese del suo beach tour. Sul palco attorniato dai vertici del partito. Osannato dal pubblico. “È la prima volta che vengo a Polignano, la seconda conto di tornarci da presidente del consiglio se ci date una mano”.

Birra, musica, bandiere, ad ascoltare il leader della Lega al lido Wonder di Mola di Bari ci sono circa duemila persone, ma il lido balneare non si riempie del tutto. Imponente il dispiegamento di forze dell’ordine. Qui non si vedono le contestazioni che hanno caratterizzato le tappe del suo beach tour. Non c’è spazio per i manifestanti che intonano “Bella Ciao” come è successo a Peschici né per i flash mob come quello avvenuto poche ore prima sulla spiaggia della vicina Polignano.

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“I politici alzano il culo e vanno in Parlamento come tutti gli altri italiani che lavorano. Tornano dalle vacanze come fanno tutti gli altri lavoratori del mondo”. Ha detto Salvini ribadendo che le Camere devono riaprire anche nella settimana di Ferragosto

Sul palco l’europarlamentare Massimo Casanova, i parlamentari pugliesi Roberto Marti, Annamaria Tateo, Rossano Sasso, Fabio Romito e Nuccio Altieri, che ha organizzato l’evento sulla spiaggia di Mola. Si intravede anche l’ex sindaco forzista di Andria Nicola Giorgino. “Siamo riusciti a preparare tutto questo in soli quattro giorni. L’unico sondaggio vero è avere duemila persone il 9 di agosto a un comizio sul mare” conferma Altieri anche se per la Questura sono 700.

“Sono state fatte scelte non facili – dice Salvini dal palco a proposito della crisi di governo – Quanti partiti al mondo avendo sette ministeri si sarebbero permessi di dare una scelta di libertà. Ci interessa fare le cose non scaldare le poltrone”. Cita i troppi no dei 5 stelle che lo avrebbero spinto a mettere fine al governo gialloverde.

Il prossimo governo, ribadisce, metterà mano alla giustizia “perché non possiamo essere una repubblica giudiziaria. E poi tagli delle tasse 15 per cento se non per tutti ma per tanti”. Il no alla tav. Apre una parentesi sulla situazione politica pugliese: “Ci sarà da mandare a casa una sinistra che con Vendola e Emiliano ha fatto solo disastri. Sanità e ferrovie. Ho visto perle incredibili ma se ci metti quattro ore ad arrivare alla meta più vicina. Cosa hanno fatto gli amici della sinistra in questa regione per 15 anni?

Cita le diffide firmate a due Ong: “Ormai arrivano da tutto il mondo a rompere le palle in italia. Sono partiti dalla Norvegia per rompere i coglioni in italia. In ogni caso se entrano in acque italiane sequestro della barca e multe fino a un milione di euro”. Applausi del pubblico di giovani, anziani e famiglie.

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