Rimangono, dunque, distanti le posizioni del premier e del vicepremier in merito ai 49 migranti bloccati a bordo delle navi delle Ong Sea Watch e Sea Eye: nella giornata di martedì, Giuseppe Conte si era detto disponibile ad accogliere donne e bambini in quanto “esiste un limite alla politica del rigore”. “Se non li faremo sbarcare li prenderò con l’aereo” aveva aggiunto il presidente del Consiglio dopo che il ministro dell’Interno Salvini aveva ribadito di non voler cambiare idea.
E il braccio di ferro all’interno del governo prosegue e anzi si fa ancora più acuto dopo che 15 persone accusate, tra l’altro, di istigazione al terrorismo e associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, sono state fermate in Sicilia.