• 23 Gennaio 2025 0:24

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Salvini: “Contro le ferrovie episodi sconcertanti”

Gen 22, 2025

AGI – L’informativa del vicepremier e ministro dei Trasporti Matteo Salvini in Senato sui disservizi registrati negli ultimi mesi sulla rete ferroviaria ricalca quella di ieri nell’aula della Camera, con l’accento posto su quelli che definisce “episodi sconcertanti” avvenuti ai danni delle infrastrutture.

 

Il leader della Lega ha riproposto l’elenco di attacchi, incendi, danni, effrazioni riportati nell’esposto presentato nei giorni scorsi da Fs sugli episodi sospetti. Le opposizioni, come ieri, hanno rinnovato la richiesta di dimissioni di Salvini, con il Pd che ha alzato in aula dei cartelli con la scritta ‘Chiedi scusa’ mentre l’ex premier Matteo Renzi ha definito il ministro “il più grande sabotatore delle Ferrovie dello Stato”.

L’ipotesi di un sabotaggio ai danni delle linee – visti alcuni episodi come il ritrovamento di una catena da bicicletta sui cavi di trasmissione elettrica in una piccola stazione vicino Padova – riecheggia anche negli interventi a Palazzo Madama. Per le opposizioni per non bastano gli episodi citati a giustificare le giornate di passione vissute dai viaggiatori tra guasti alla rete e danni da maltempo, con conseguenti ritardi e disservizi per l’utenza.

 

“Voglio rispondere con fatti e numeri e a tutti gli episodi che hanno indotto il gruppo Ferrovie dello Stato a presentare un esposto alle autorità. Ho sottolineato alcuni episodi oggettivamente sconcertanti”, specifica Salvini. Poi ricorda: “Nel 2024 le denunce raccolte dalla Polfer per attentati a sicurezza dei trasporti hanno avuto un incremento del 25% rispetto all’anno precedente”.

 

Quindi sottolinea: “I numeri smentiscono chi sostiene che dopo l’esposto non sia cambiato nulla. Nel 2024 la puntualità media è stata del 75%, l’esposto di Fs e’ del 15 gennaio, la puntualità dell’alta velocità nelle prime due settimane del 2025 è stata del 78%, aumentata all’85% nella settimana successiva all’esposto”.

 

Da dopo l’assoluzione nel processo Open Arms si parla di una volontà di Salvini di tornare al Viminale, circostanza che le opposizioni sono tornate a ricordare in aula. Il leader leghista replica implicitamente: “Quando ho giurato come ministro delle infrastrutture e dei trasporti, ho sentito il dovere e l’orgoglio di servire al meglio il mio paese. L’ho fatto in un momento particolarmente importante, alla luce della fase di profondo ammodernamento dell’Italia che questo governo sta perseguendo con determinazione. Il mio entusiasmo, il mio impegno, la mia attenzione non sono diminuiti ne’ sono distratti da altro”.

 

A incalzare Salvini è soprattutto Renzi. Il leader di Italia Viva chiosa: “In principio fu il chiodo, poi il lucchetto, poi il pantografo, poi l’uomo che camminava sui binari”. Renzi suggerisce un paragone: “Lei ricorda un’altra grande scena americana quella di John Belushi in Blues Brothers quando continua a urlare ‘non è stata colpa mia’. Solo che i Blues Brothers facevano ridere”. Poi l’affondo: “Sta prendendo su di se’ una responsabilità, aver cambiato il corso del risanamento di Fs e di aver creato le condizioni del disastro. Ed è per questo che deve andare a casa”.

 

Dal Pd Nicola Irto aggiunge: “Il trasporto ferroviario era un vanto, ora è sprofondato nel baratro, ma non è responsabilità dei lavoratori quello che sta accadendo. L’Italia non ha un trasporto affidabile. Ieri alla Camera e oggi, un po’ meno, al Senato, è uscito con la storia del sabotaggio. Manca poco per dire che ha chiamato Harry Potter contro le forze del male”. A difesa del ministro, tra i vari, il capogruppo della Lega al Senato Massimiliano Romeo: “Meloni oggi è molto forte e le opposizioni prendono di mira un ministro a settimana. L’obiettivo è quello di indebolire il governo colpendo i singoli ministri”. 

 

 

 

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