AGI – “Salve, posso parlarle un attimo?”. Comincia cosi’, con una innocua domanda via WhatsApp, l’ultimo tentativo di truffa di cui nelle ultime settimane sembra essere rimasto vittima un numero crescente di persone. L’alert arriva direttamente dalla Polizia postale. “Rispondendo al messaggio – spiegano gli investigatori – una presunta reclutatrice, utilizzando il nome di una società legittima, presenterà un’allettante offerta di lavoro promettendo orari flessibili e retribuzioni elevate. I compiti proposti sono semplici: mettere like, seguire profili social, scrivere recensioni”.
In caso di accettazione dell’offerta “sarà necessario aprire un portafoglio di criptovalute dove verranno accreditati i primi guadagni per il lavoro svolto”. A questo punto, conquistata la fiducia dell’interlocutore, il cybercriminale chiederà di investire denaro che, naturalmente, non verrà restituito. “Il primo elemento per riconoscere che si tratta di una ‘task scam’ – avverte la Polizia postale – è l’uso di numerazioni con prefisso estero”. Consigli per evitare amare sorprese? “Non rispondere a messaggi inviati da utenti sconosciuti”, “non cliccare su link sospetti che possono compromettere i propri dispositivi”, “non fornire le password di accesso a conti correnti e posta elettronica”, e soprattutto “proteggere i dati personali”. Per ulteriori informazioni il consiglio è quello di scrivere a www.commissariatodips.it