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Salento, scritte anti Tap sulla sede Pd per contestare la viceministra Bellanova: “Clima preoccupante”

Dic 17, 2017

LECCE- Scritte contro la Tap alla sede del Partito democratico di Martano e contestazioni contro la viceministra Teresa Bellanova, che, nel pomeriggio di sabato 16 dicembre, ha incontrato gli esponenti locali del partito per lo scambio di auguri di Natale. In Salento non si placa la protesta, mentre il Governo pensa a militarizzare definitivamente il cantiere di Melendugno, con la presentazione di un emendamento alla manovra economica, che definisce il sito ‘di interesse strategico nazionalè e consente l’arresto per chi ne viola i confini.

Le manifestazioni anti-gasdotto sabato hanno avuto come teatro Martano, paese vicino a Melendugno, la cui comunità è schierata in maniera consistente contro la realizzazione dell’infrastruttura, sotto la guida del sindaco Fabio Tarantino.

E’ stato lui, nei mesi scorsi, ad affiancare il collega di Melendugno, Marco Potì, nelle battaglie istituzionali e nei cortei e sempre lui, sabato sera, a imbracciare il megafono per chiarire, davanti alla polizia in assetto antisommossa, che “la manifestazione anti-Tap avviene in modo pacifico e senza alcun pericolo”, puntando il dito contro il Pd di Martano, “per la scelta inopportuna di portare qui la viceministra Bellanova, che negli anni ha, purtroppo, cambiato posizione rispetto al gasdotto Tap”.

Bellanova – che alcuni anni fa aveva espresso contrarietà pubblica all’approdo a San Foca – è ora portavoce della posizione del Governo, che vede il gasdotto transadriatico come opera ‘strategica’. La viceministra, che durante l’incontro a Martano, è stata contestata con striscioni e slogan, ha definito “preoccupante” il clima che si respira in Salento, augurandosi che “vengano trovati spazi di dialogo”.

Ugualmente preoccupato il segretario cittadino del Partito democratico, Francesco Vitto, che ha manifestato timore per “ulteriori azioni contro il partito”. Il raid è avvenuto nella notte tra venerdì 15 e sabato 16 dicembre, quando ignoti hanno forzato la porta d’ingresso della sede del Pd in via Roma, hanno effettuato scritte sulla parete esterna e affisso manifesti contro la Tap.

Il gesto, così come le contestazioni alla Bellanova, è stato condannato anche dal sindaco di Lecce, Carlo Salvemini: “L’attacco personale o il danneggiamento della sede di un partito politico non rappresentano alcuna manifestazione di idee, semmai il contrario.

Chiunque si esprima in quel modo, a qualunque titolo e per qualunque motivo, non fa un buon servizio, in primo luogo alla causa che pensa di servire”.

I parlamentari del Pd Salvatore Capone, Elisa Mariano, Federico Massa, Ludovico Vico e Salvatore Tomaselli, dal canto loro, hanno dichiarato che “quanto accaduto a Martano esorbita da qualunque dissenso civile e democratico”, invitando “tutti, soprattutto i rappresentanti istituzionali, ad abbassare i toni”.

Intanto a Melendugno, alcuni attivisti No Tap e cittadini

hanno effettuato una passeggiata in quella che fino a pochi giorni fa era la ‘zona rossa’, smantellata dopo il decadimento dell’ordinanza della Prefettura di Lecce. La manifestazione nei pressi del presidio No Tap si svolge con musica e in maniera pacifica. La Questura di Lecce, dal canto suo, ha notificato altri fogli di via a persone che in passato hanno manifestato contro la realizzazione del gasdotto, imponendo loro di non avvicinarsi a Melendugno per tre anni.

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