Protesta di un detenuto del carcere Regina Coeli: l’uomo si è arrampicato dal cortile dell’ottava sezione fino a raggiungere il finestrone del terzo piano usando i fili del parafulmine presenti lungo il muro. Da lì ha chiesto di parlare con la direttrice dell’istituto. È scattato l’allarme e sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco che hanno subito predisposto dei teli gonfiabili per attutire l’eventuale caduta. Poi è cominciata una trattativa condotta dagli stessi vigili del fuoco e da personale della Polizia penitenziaria che ha convinto il detenuto a porre termine alla protesta, a scendere da quel punto pericoloso in cui si era piazzato.
L’uomo, romeno, è ristretto
nell’VIII sezione, quella per i cosiddetti “protetti”, ossia in carcere per reati di natura sessuale. Due giorni fa, infatti, è stato condannato a 10 anni per violenza sessuale, mentre il coimputato è stato scarcerato.In un breve comunicato, Pompeo Mannone, della Fns Cisl, esprime il ringraziamento al personale dei vigili del fuoco e della Polizia penitenziaria “che hanno dimostrato come sempre professionalità ed evitato il peggio”.