Spofectriplica, e c’è da giurare che questo nuovo intervento sulla ultima generazione delle “regine” di Goodwood farà schizzare gli occhi fuori dalle orbite a più di un appassionato. Fedele alla propria missione aziendale di marchio improntato alla elaborazione di modelli Rolls-Royce, Spofec – la nuova Divisione di Novitec specializzata sulla produzione di Godwood – svela in queste ore un intervento sulla recentissima Dawn, sontuosa cabriolet – dalla filosofia progettuale ispirata alla storica Silver Dawn – esposta in anteprima al Salone di Francoforte 2015 e di recente debutto nei listini Rolls-Royce.
Per Spofec è il terzo impegno, in pochi mesi, sulle opere d’arte di Goodwood: lo scorso maggio, il tuner tedesco aveva avelato l’identità di una Wraith (ribattezzata “Overdose“) programmata in otto unità e arricchita da un raffinatissimo bodykit in fibra di carbonio progettato in collaborazione con il designer Vittorio Strosek, uno dei maggiori specialisti in questo settore, e potenziata nella “cavalleria” del V12 da 6,6 litri fino a raggiungere una potenza di 717 CV.
Sulla scorta dell’expertise maturato nelle due precedenti realizzazioni, la nuova Rolls-Royce Dawn “riveduta e corretta” da Spofec conferma la filosofia dell’atelier tedesco, che imposta un’allure di esclusiva sportività alla opulenta immagine dei modelli di Goodwood.
In particolare, l’intervento Spofec su Rolls-Royce Dawn si concretizza nello sviluppo di una serie di elementi supplementari per la carrozzeria, l’adozione di specifici cerchi, di un assetto “cucito” ad hoc e di un impianto frenante studiato appositamente, oltre a un intervento alla meccatronica che ne aumenta la potenza di oltre 100 CV.
Nel dettaglio, il bodykit (come sempre in fibra di carbonio) studiato da Spofec per Rolls-Royce Dawn comprende esclusivi profili aerodinamici: un nuovo splitter eriore sotto un paraurti di nuovo disegno e analoghi componenti al posteriore (dove qui si nota, in più, un sottile spoiler), due nuove “alette” centrali che hanno il compito di ridurre la Deportanza all’anteriore.
Il nuovo corpo vettura si completa con l’adozione di specifici cerchi “home made” da 9×22 (all’avantreno) e 10.5×22 (al retrotreno), che a loro volta montano un set di pneumatici superribassati rispettivamente da 265/35 ZR 22 all’anteriore e da 295/30 ZR 22 al posteriore. Nuovo anche l’impianto frenante, che si avvale di componenti carboceramici con dischi da 405×30 mm all’avantreno e 395×38 mm al retrotreno (componente che permette di “tagliare” una quarantina di kg dalla non certo ininfluente massa complessiva del veicolo). Adeguato alle aumentate prestazioni di Rolls-Royce Wraith anche l’assetto: un kit di sospensioni a controllo elettronico sostituisce lo schema Pneumatico di serie e abbassa il corpo vettura fino a 40 mm.
Come avvenuto nelle precedenti personalizzazioni Spofec per Rolls-Royce, anche nella nuova Dawn le modifiche si estendono al motore. Il collaudato V12 da 6,6 litri che “riempie” il lungo cofano motore della enorme cabriolet di Goodwood è stato infatti riveduto nell’elettronica di gestione attraverso l’installazione di un modulo plug-and-play “N-Tronic” che provvede a disegnare una nuova mappatura per i valori di accensione ed iniezione, oltre che ad aumentare la pressione di sovralimentazione. All’intervento meccatronico si aggiunge lo studio di due distinti tipi di impianto di scarico, entrambi in acciaio inox, progettati da Spofec con l’obiettivo di ottimizzare il flusso dei gas di scarico e, nel caso della variante con elettrovalvola, controllare anche il sound sprigionato dal 6.6 V12.
Questa preparazione porta la potenza del 6.6 V12 biturbo di Rolls-Royce Dawn (che di serie sviluppa 571 CV) a 686 CV e 980 Nm di coppia massima, vale a dire 115 CV e 200 Nm in più rispetto alla Dawn che viene costruita a mano dagli artigiani di Goodwood. Logicamente migliorati i valori prestazionali: se la velocità massima resta sui 250 km/h (autolimitati), l’accelerazione da 0 a 100 km/h si completa in appena 4,6 secondi, cioè tre decimi in meno dalla Dawn in listino. Niente male per un “transatlantico” da quasi 5,3 metri di lunghezza e 2 metri di larghezza.