SAN FRANCISCO – Un’idea affascinante: quella che esista un mondo al di là delle “porte della nostra percezione”. Una suggestione originata, più di sessant’anni fa, da un saggio dello scrittore Aldous Huxley che ispirò l’intera generazione psichedelica degli anni ’60. A più di mezzo secolo di distanza la sfida sembra essersi ribaltata. Un nuovo mondo sta nascendo davvero, ma dalla comprensione dei meccanismi dei nostri sensi, dei loro automatismi, dalle loro equazioni.
E’ la scommessa di un ambizioso progetto sviluppato dalla Intel, chiamato, non a caso, “Real Sense“. Presentato al pubblico durante il CES di Las Vegas dello scorso anno, la nuova tecnologia è finalizzata a fornire alle macchine la stessa facoltà di comprensione della realtà che può avere il cervello umano, a partire da una delle prerogative della nostra specie, l’abilità visiva. Trasformare il nostro mondo digitale da bidimensionale a tridimensionale: è questo il fulcro del progetto. Attraverso un sistema di tre fotocamere (una fotocamera HD, una ad infrarossi e un proiettore laser a infrarossi) la visione dei nostri dispositivi digitali si avvicina sempre più ai processi visivi elaborati dal nostro cervello. Tablet, laptop, ma anche dispositivi digitali innovativi e robot si trovano così a elaborare dati fondamentali per la comprensione della realtà circostante come il senso della profondità o sviluppare abilità complesse come la capacità di seguire, in tempo reale, i nostri movimenti o quelli degli oggetti circostanti.
Scenari impensabili. Una tecnologia che apre scenari insoliti che, fino a qualche anno fa, sarebbero, stati considerati avveniristici. Attraverso Real Sense è possibile scannerizzare digitalmente il proprio corpo e i propri lineamenti ed “entrare” nel proprio videogioco preferito o riuscire a effettuare chiamate e videoconferenze proiettando la propria immagine in 3D e modificando lo sfondo circostante. Un utilizzo particolarmente interessante potrebbe essere quello fornito dall’uso nuovi stampanti 3D. Sarà possibile scannerizzare oggetti reali tridimensionalmente e riprodurli nel nostro mondo reale, donando così concretezza a un processo che molti economisti definiscono come una vera e propria “Terza rivoluzione industriale”.
La rivoluzione dell’intelligenza artificiale. Ma è nell’ambito dei cosiddetti sistema di intelligenza artificiale che la nuova tecnologia potrebbe dare i suoi frutti migliori. Ne è convinto uno dei responsabili del progetto ‘Real Sense’, Achin Bohowmik: “I robot diventeranno fondamentali nella nostra vita, ma per far ciò che questo si realizzi è necessario che i loro processi di percezione si avvicinino quanto più possibile ai nostri”. E i primi frutti cominciano a prendere forma. E’ il caso di Savioke, un robot che potrebbe rivoluzionare l’industria alberghiera. Presto potremmo trovarci a chiamare la reception di un albergo per ricevere il pranzo, la cena, o un bicchiere di vino, e aspettare l’arrivo di un robot, piuttosto che di un cameriere. Equipaggiato di sensori e camere 3D, Savioke è in grado di scansionare tutta la superficie di un hotel e muoversi autonomamente in spazi complessi, individuando le aree percorribili. Dopo essere stato programmato da un commesso, tramite il suo touch-screen frontale, il piccolo robot individua il percorso ottimale per giungere al piano della consegna, aspettando il suo turno in ascensore e avvertendo l’utente poco prima di arrivare a destinazione.
E i robot potrebbero diventare molto più che macchine al nostro servizio, ma veri e propri compagni delle nostre giornate. Avete presente il Segway, l’innovativo dispositivo di trasporto personale che sfrutta una ingegnosa combinazione di informatica, elettronica e meccanica? Grazie alle nuove tecnologie Real Sense, si è trasformato in un dispositivo innovativo, capace di muoversi nello spazio circostante e riconoscere oggetti, persone e voci. Un vero e proprio piccolo robot modulabile che può essere arricchito di vari componenti, predisponendo così la macchina agli scopi più svariati. Il Segway può così trasformarsi in un discreto compagno di viaggio capace di scattare foto o realizzare filmati al nostro posto, o aiutarci nel nostro shopping quotidiano. E’ attivabile tramite comandi vocali ed è in grado di interagire efficacemente con altri hardware di casa nostra.
Specchi e droni intelligenti. E se l’uso dei droni caratterizzerà sempre di più il nostro futuro per consegne commerciali e logistica, le nuove tecnologie 3D renderanno il loro uso sempre più efficiente. Il nuovo Yuneec Typhoon, dotato di tecnologia Real Sense, è ad esempio in grado di mappare in 3D l’ambiente circostante. Il drone è in grado di riconoscere e calcolare lo spazio che lo separa dagli ostacoli, come alberi o altri dispositivi in volo, deviando così il suo percorso ed evitandoli.
Anche gli specchi potrebbero cambiare funzione. E’ la nuova generazione di “Smart Mirror” che, scannerizzando in 3D il mondo circostante e i nostri corpi, potrebbero presto trasformare molti aspetti della nostra vita, a partire dallo shopping. Sarà probabilmente possibile, in un futuro molto prossimo, indossare virtualmente, a casa o nei negozi di abbigliamento, indumenti, scarpe o gioielli, grazie alla proiezione tridimensionale della nostra immagine, e condividere in tempo reale la nostra esperienza con amici lontani o attraverso i social media. Gli smart mirror mostreranno anche informazioni che potrebbero risultare utili per le nostre giornate come le condizioni metereologiche o lo stato del traffico nel nostro tragitto verso il lavoro. Ma non solo, potrebbero anche diventare i migliori alleati della nostra forma fisica. E’ quanto promette il nuovo Naked 3D Fitness Tracker, uno Smart Mirror capace di scannerizzare il nostro corpo in 3D e darci, in tempo reale, indicazioni e suggerimenti sul nostro stato di forma. Lo “specchio” è collegato con una app che ci dice “la nuda verità” sul nostro stato fisico, motivandoci e fornendoci obiettivi.
Pronti per una rivoluzione. L’impressione e che si sia solo all’inizio e le applicazioni siano potenzialmente illimitate, come sottolinea Achin Bohowmik: “La vita sulla terra è letteralmente esplosa quando molti animali e organismi complessi hanno sviluppato meglio i processi visivi e sono stati in grado di orientarsi e sfuggire ai predatori. Nell’ambito dell’intelligenza artificiale si sta verificando, con le dovute proporzioni, un salto evolutivo molto simile. Il cambiamento è appena cominciato”.