Le autorità europee hanno raggiunto un accordo lo scorso mercoledì che prevede l’abolizione delle tariffe di roaming in tutta l’Unione Europea a partire dal prossimo mese di giugno. L’idea, nell’aria ormai da tempo, è di porre un tetto massimo alle spese di roaming che affrontano gli operatori fra di loro, che fino ad oggi hanno obbligato gli utenti a pagare tariffe di roaming aggiuntive quando utilizzano il proprio telefono cellulare in uno dei paesi membri della UE.
La nuova iniziativa è stata soprannominata “Roam like at home” e avrà finalmente inizio il prossimo 15 giugno 2017 dopo un lungo periodo “intermedio” in cui gli operatori hanno dovuto ridurre significativamente il costo delle tariffe di roaming per gli utenti. L’accordo è stato raggiunto e adesso serve solo la conferma di alcuni stati membri e l’unanimità del Parlamento Europeo: ma comunque vada a giugno la UE abolirà del tutto le tariffe di roaming nei territori partecipanti.
“Questa decisione rappresenta il passo finale di un processo che ha avuto inizio 10 anni fa”, ha dichiarato il Ministro maltese per la competitività e il digitale Emmanuel Mallila. “A partire dalla prossima estate, ovunque si trovino in viaggio in Europa i cittadini potranno effettuare chiamate, mandare messaggi di testo, navigare su internet e rimanere collegati. Con questo accordo Roam like at home diventa adesso una realtà”.
Grazie all’accordo di mercoledì la tariffa wholesale (quindi fra operatori) sarà drasticamente ridotta a partire dal 15 giugno. Dagli attuali 50 euro per gigabyte, ad esempio, si passerà ai nuovi 7,7 euro massimi. Il prezzo continuerà a calare progressivamente dal 2018 fino al 2022, raggiungendo una soglia minima pattuita di 2,5 euro. Stesso discorso per chiamate (da 0,05 a 0,032), e per i messaggi di testo (da 0,02 a 0,01 euro), con una promessa di revisione ogni due anni a partire dal 2017.