La transizione dai motori endotermici a quelli elettrici continua a far discutere. Le Case, ormai da parecchi anni, hanno scommesso con decisione sul passaggio alle motorizzazioni elettriche, mentre gli acquirenti continuano ad essere parecchio scettici su questa nuova tecnologia. Il costo spesso proibitivo delle vetture e i tempi di ricarica lunghi sono i motivi principali che impediscono a questo mercato di decollare, ma adesso è arrivata una scoperta che potrebbe rivoluzionare tutto.
Lo studio rivoluzionario degli scienziati coreani
Che siano i Paesi asiatici a poter godere di un enorme vantaggio tecnologico rispetto al resto della concorrenza mondiale è ormai un dato di fatto, ma quanto ottenuto dal team guidato dal professor Jeung Ku Kang del Dipartimento di Scienza e Ingegneria dei Materiali del Korea Advanced Institute of Science and Technology è sensazionale perché è riuscito a perfezionare una batteria agli ioni di sodio in grado di completare un ciclo di ricarica in appena 5 secondi.
Questa scoperta potrebbe rivoluzionare decisamente il mercato delle auto elettriche e potrebbe diventare l’arma definitiva per ravvivare un settore che stenta a decollare, specie in Europa. Nel sottolineare questa innovazione bisogna comunque ricordare come ormai le batterie agli ioni di sodio possano vantare prestazioni comparabili a quelle degli ioni di litio per quanto riguarda capacità di accumulo, potenza, velocità di carica e durata. E i progressi in questo campo sembrano inarrestabili.
I vantaggi offerti dalle batterie a ioni di sodio, inoltre, si possono già toccare con mano. Queste, infatti, hanno esordito sul mercato nel 2023 e diventeranno sempre più comuni dato il funzionamento analogo a quello delle batterie agli ioni di litio. Nonostante la presenza di elementi comuni – quali il catodo, l’anodo, il separatore e l’elettrolita – le batterie agli ioni di sodio utilizzano materiali meno costosi e più facili da reperire a tutto vantaggio dei costi di produzione.
Come si riducono drasticamente i tempi di ricarica
Tornando alla scoperta rivoluzionaria degli scienziati del Korea Advanced Institute of Science and Technology, la particolarità che consente tempi di ricarica estremamente ridotti è data da un’architettura che integra materiali anodici, propri delle batterie con catodi, adatti ai supercondensatori. Gli studiosi hanno realizzato un nuovo materiale anodico con cinetica migliorata attraverso l’inclusione di materiali attivi fini nel carbonio poroso derivato da strutture metallo-organiche.
La cella completamente assemblata supera per densità di energia le comuni batterie agli ioni di litio e offre la densità di potenza dei supercondensatori. Basti pensare che una batteria ibrida al sodio si ricarica rapidamente e raggiunge una densità di energia di 247 Wh/kg e una densità di potenza di 34.748 W/kg. Sarà sufficiente questa rivoluzione per convincere gli scettici ad abbracciare la tecnologia presente sulle auto a zero emissioni?
Forse sì, ma questo è solo il primo tassello per un passaggio che sia davvero conveniente alla mobilità sostenibile. Se infatti dei tempi di ricarica estremamente ridotti e pari a quelli di un rifornimento di carburante possono essere utili per convincere gli scettici, la presenza diffusa di stazioni di ricarica e prezzi di acquisto più a buon mercato sono elementi imprescindibili per convincere anche gli irriducibili ad abbandonare la propria auto dotata di motore termico e abbracciare l’elettrico.
La speranza dei costruttori è che questa tecnologia di ricarica superveloce per le batterie agli ioni di sodio si diffonda rapidamente. Il perché di questa speranza è presto spiegato: è sufficiente, infatti, guardare i dati di vendita delle elettriche in Europa a luglio 2024 per comprendere come mai questa sia una necessità impellente. Sono state 139.244 le auto elettriche immatricolate, il 6% in meno rispetto a 2023, e questi numeri a lungo andare non potranno più essere sostenibili per le Case.